A lui va dato il premio coerenza che potremmo anche definire testardaggine: parlare sempre e solo da decenni di centro e di moderati, anche se la Dc non c’è da decenni e il centro ha sempre fatto la spalla di qualcuno.
“Se vogliamo evitare che gli irresponsabili al governo portino l’Italia verso la rovina e che l’ondata di demagogia e pressappochismo travolga tutto, noi dobbiamo coprire lo spazio immenso che si è creato al centro”, dice Pier Ferdinando Casini, in un’intervista al Messaggero nella quale sprona: è ora che i “moderati si mettano al lavoro per occupare questo spazio. Che nel Paese vale più del 10%”.
“Io giro l’Italia e c’è tanta gente che chiede ai moderati di rimettersi in marcia – afferma -. FI ondeggia ormai tra il vassallaggio a Salvini e la voglia di rinascere facendo qualcosa di più decoroso. Nel Pd Zingaretti sta facendo un lavoro serio, che non sottovaluto. Ma ci sono tanti elettori che il Pd non lo votano”.
Guarda a Renzi? “Non so se Renzi ci sarà o meno, lo chiarirà lui. Però l’ex segretario del Pd è uno di quelli in grado di parlare ai moderati. Come Calenda, come molti che sono in +Europa, penso tra gli altri a Bruno Tabacci”. E anche in Forza Italia: “Nel gruppo dirigente di FI c’è chi non accetta di morire salviniano”
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