Di Maio si rifugia nella propaganda: "Il Csm è la P2 del Pd"
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Di Maio si rifugia nella propaganda: "Il Csm è la P2 del Pd"

Il leader M5s sul caso Lotti: "Chi scende in politica deve sapere che i poteri dello Stato sono divisi. Queste intercettazioni sono scandalose"

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18 Giugno 2019 - 07.24


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Mentre reggono il moccolo a Salvini che va a Washington a dettare la politica estera del paese e diventano sempre più inconsistenti a livello di credibilità, i M5s per voce di Luigi Di Maio trovano il tempo di ergersi a maestri della morale e a criticare il Pd per lo scandalo Lotti interno al Csm. 
Di Maio ha proprio definito il caso come “sconcertante. Sto leggendo come tutti le intercettazioni telefoniche e vengono i brividi. Quando queste vicende toccano i politici ci arrabbiamo ma ormai non ci meravigliamo più. Quando invece si vengono a sapere certe dinamiche interne al Csm c’è da rabbrividire”.
“Anche stavolta il peggio, a quanto si legge, lo ha dato il Pd. Se tutto sarà confermato siamo alla P2 del Pd. Chi scende in politica deve sapere che i poteri dello Stato sono divisi. Sentire di intercettazioni in cui insieme ad alcuni esponenti della magistratura qualcuno sembra provare a scegliere il capo della Procura che lo indaga su Consip è raccapricciante”, aggiunge.
“A questo punto – prosegue Di Maio – penso sia necessaria la riforma della giustizia. Bisogna partire dall’assunto che se un magistrato scende in politica poi non si può più tornare indietro. Poi bisogna agire sui tempi della giustizia. L’obiettivo è dimezzarli”. Quanto al Csm “si modificano i meccanismi elettorali. Ne discuteranno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il mnistro della Giustizia Alfonso Bonafede. Serve un segnale forte pure sul conflitto di interessi. Quelli per anni hanno criticato Berlusconi per il conflitto di interessi e poi sono quelli che avendo un conflitto di interessi sono finiti in un’inchiesta e hanno provato a sabotarla. È venuto il momento di fare quella legge che è nel contratto, per noi è una priorità”.

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