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Ormai molti pensano di aver visto tutto e non si scandalizzano più. Molti altri hanno una vaga idea della democrazia e di cosa distingua un Paese civile da una Repubblica delle banane autoritaria e non ne percepiscono la gravità. Ma lo sconsiderato attacco di Salvini alla Gip che non ha convalidato l’arresto di Carola Rackete è ai limite dell’eversione.
Chiaro sintomo della voglia di un’estremista di destra di trasformare l’Italia in uno stato di Polizia nel quale la magistratura non è più un potere indipendente ma solo il braccio armato del potere.
In un Paese civile e democratico le decisioni dei magistrati si impugnano in appello o in Cassazione. E soprattutto un Ministro non si dovrebbe mai permettere di fare processi sommari su Facebook, a maggior ragione se si tratta di un ministro che fa il garantista quando ha molti parlamentari e dirigenti del suo partito non solo indagati, ma anche condannati in primo o secondo grado.
E’ inconcepibile l’idea stessa di un esponente del governo che pretenda decisioni su misura da parte della magistratura perché così ripetiamo è la natura stessa della democrazia ad essere messa a rischio. Lo abbiamo visto in Turchia con Erdogan che ha fatto un repulisti di magistrati, professori, militari, poliziotti e chiunque non fosse giudicato a suo insindacabile avviso affidabile. Nella stessa Turchia nella quale molti esponenti dell’opposizione sono stati arrestati sulla base di leggi liberticide appllicati da giudici- esecutori del sultano.
Non è un caso- non una semplice sparata- che ieri Salvini se pur confusamente auspicato “nuovi criteri” per la scelta di messa in ruolo di magistrati. Quali sarebbero questi nuovi criteri? La fedeltà acritica al sultano e al ducetto di turno? Tutti motivi per i quali contro questo approccio di Salvini è necessaria una vera mobilitazione democratica. In ballo non c’è solo Carola Rackete ma l’essenza stessa della democrazia messa in discussione da un estremista di destra che va a cena e mette nelle sue liste i fascisti di Casapound e che non sopporta i valori della Costituzione democratica nata dalla Resistenza e dalla sconfitta dei nazisti e di quei traditori della patria fascisti diventati loro fantocci.
Argomenti: matteo salvini