Le false teorie di Di Maio: "Le Ong sono parte del problema sbarchi"
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Le false teorie di Di Maio: "Le Ong sono parte del problema sbarchi"

Continua il derby all'estrema destra tra Giggino da Avellino e Salvini: "Non bisogna cadere nel loro gioco. Mentre fanno lo show con l'Italia gli scafisti continuano a fare traffico verso le nostre coste"

Le false teorie di Di Maio: "Le Ong sono parte del problema sbarchi"
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6 Luglio 2019 - 08.58


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Una teoria falsa come quelle dei terrapiattisti e delle scie chimiche. Una teoria smentita da fatti, inchieste e statistiche, Anzi, una non-teoria, visto che una teoria contempla un’eleborazione intellettuale che in questo caso è assente.
Ma che ne sa Giggino da Avellino che interpreta bene il suo vuoto politico ragionando come un qualsiasi spara-sentenze da bar, con la differenza che un personaggio simile è addirittura vice-premier e gioca a fare il ministro gettando vergogna internazionale sull’immagine dell’Italia, una paese che ha espresso Leonardo Da Vinci e che ora si ritrova rappresentato da uno famoso per sire tutto e il suo contrario a seconda dei like e del vento?
Così il capetto politico M5s continua nel suo inseguimento a Salvini sull’estrema destra perché – immaginiamo – qualche stregone dei flussi gli avrà detto che bastonare i migranti è la migliore via per far passare in secondo piano i fallimenti del governo.
“Le Ong sono una parte del problema. Non bisogna cadere nel loro gioco. Mentre fanno lo show con l’Italia gli scafisti continuano a fare traffico verso le nostre coste”. Lo denuncia il vicepremier e leader M5s Luigi Di Maio, intervistato dal Corriere della Sera.
“Mentre si discuteva della Mediterranea – sottolinea fra l’altro Di Maio- altri 70 arrivavano con piccole imbarcazioni. Poi in questi giorni ci sono stati altri sbarchi anche in Sardegna. Nell`ultimo mese sono arrivati 300 irregolari in Italia e nessuno ne parla, perché lo storytelling delle capitane ormai è più forte della realtà.
“Parlo – afferma ancora il leader pentastellato- a fatti compiuti. Ma posso già dire che l’Italia continuerà a difendere i propri confini per il mantenimento della sicurezza interna”. Anche perchè “in Libia la situazione è complessa”. E “noi continuiamo a sostenere un processo di pacificazione intralibico” ed “i nostri militari a Misurata e non solo stanno svolgendo un lavoro straordinario a sostegno della popolazione”.

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