La fuga dalle responsabilità continua, come la fuga dalle sue responsabilità istituzionali.
Un coraggioso quando c’è da infierire sui migranti della Diciotti o lasciare in mezzo al mare naufraghi e soccorritori.
Ma non più cuor di leone quando c’è da chiarire cose gravi e senza la possibilità di non rispondere alle domande o spostare il discorso su altro.
E così Salvini ancora una volta preferisce scappare: Va dai gatti ma non in Parlamento.
La giustificazione: “In Parlamento ci vado ma io riferisco sulle cose che esistono non sulla fantasia. C’è una inchiesta aperta, attendo con ansia la chiusura delle indagini: se c’è un reato io sono intransigente, se ci sono chiacchiere no”.
Il Pd insiste
“Abituato ai comizi senza interruzioni Salvini scappa dal Parlamento. Perché sa che lì non funziona con i like, devi spiegare ad una nazione perché un tuo stretto collaboratore trattava affari con un paese straniero e a nome del tuo partito. E si fa sostituire da Conte, l’avvocato del popolo che ora diventa il difensore d’ufficio di Salvini”.
Lo ha scritto su Facebook il Vice Presidente della Camera Ettore Rosato
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