Renzi e Zingaretti, lite sulla petizione contro Salvini: l'ex rottamatore ritira la sua

I comitati renziani avevano iniziato la raccolta di firme contro il leghista. Il Pd ha annunciato banchetti alle feste de l'Unità. Un doppione e alla fine...

Renzi e Zingaretti
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3 Agosto 2019 - 16.45


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Matteo Renzi ha annunciato su Facebook lo stop alla raccolta firme per le dimissioni di Salvini: “avverto forte il rischio di cadere nel ridicolo. E per questo dico che stoppiamo subito la raccolta firme – che avrebbe dovuto continuare fino al 12 settembre – e così evitiamo ogni polemica”. L’annuncio arriva all’indomani di analoga iniziativa assunta dal segretario dem Nicola Zingaretti e dell’appello a entrambe di Carlo Calenda a convergere in un’unica petizione, proponendo lui un testo di sintesi.
“Sono sempre dell’avviso che una parte rilevante del Pd – ha argomentato Renzi la sua decisione – stia attaccando ancora il Matteo sbagliato: aver bloccato l’intervento al Senato, la scelta come responsabile delle riforme costituzionali di un parlamentare che ha votato No il 4 dicembre, gli attacchi contro le misure dei nostri Governi, le aperture ai Cinque Stelle non solo in Sicilia. Ma diciamo che il tormentone di agosto non può essere il derby sulla raccolta firme. Mentre Salvini e Di Maio combinano danni, che si fa? Si continua a litigare all’interno? Ma dai. Se il gruppo dirigente del Pd ha cambiato idea e adesso finalmente vuole la sfiducia meglio. Noi blocchiamo la nostra raccolta di firme, spero che altri blocchino le loro ossessioni ad personam”.
“Avevo promesso di non parlare delle discussioni interne al Pd perché litigare tra noi in presenza di un Governo come questo è allucinante. Purtroppo anche oggi – accusa l’ex premier-  ci sono polemiche inspiegabili sul fatto che i bravissimi comitati di #AzioneCivile hanno presentato una raccolta firme per la mozione di sfiducia a Salvini. Ricordate la storia: alcuni di noi hanno proposto di portare il Ministro dell`Interno in Parlamento attraverso una mozione di sfiducia. Il gruppo dirigente del Pd ha bloccato questa iniziativa, definendola sbagliata. E noi abbiamo di conseguenza fermato le macchine. Poi quando finalmente il Pd ha fatto la mozione di sfiducia era troppo tardi per votarla in Aula prima di settembre. Non mi è sembrato un capolavoro, ma ormai è andata. Ho personalmente chiesto allora una mobilitazione online per tener vivo da qui a settembre lo sdegno contro ciò che Salvini ha fatto. Abbiamo raccolto in due giorni più di trentamila firme. Oggi ci viene detto che la raccolta firme va bloccata, sostituita o unita a quella improvvisamente annunciata dalla segreteria del Pd”.

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