Dopo le sberle di Conte, Salvini risponde: "Sono un uomo libero, il premier parla come Saviano"

Il ministro dell'Interno: "Rifarei tutto quello che ho fatto"

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20 Agosto 2019 - 14.12


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Il primo a intervenire in Aula è proprio Salvini. Che esordisce: “Rifarei tutto quello che ho fatto, con la grande forza di essere un uomo libero. Chi ha paura del giudizio del popolo italiano non è una donna o un uomo libero “. Poi aggiunge, rivolto al premier: “Mi spiace che lei mi abbia dovuto mal sopportare per un anno. Pericoloso, autoritario, irresponsabile, incosciente? Bastava il Saviano di turno a raccogliere tutta questa sequela di insulti, bastava il Travaglio, un Renzi, non il presidente del Consiglio”.
“La critica più surreale è stata: non si fanno le crisi ad agosto, che i parlamentari non lavorano…Facciamo i ministri un mese sì, un mese no? “. Lo afferma il vicepremier, Matteo Salvini, intervenendo nell’Aula del Senato. “Non parlavo male dei colleghi ma l’Italia è più sicura”.
“Io non parlavo male di alcuni colleghi, ma da ministro dell’Interno porto a casa un’Italia più sicura dopo questo anno di governo”.

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La crisi di governo è stata “una scelta di Salvini”: un fatto “grave che comporta una conseguenza grave”. Così il premier Conte nel suo intervento al Senato ha stigmatizzato la decisione del leader leghista di “porre fine alla sua esperienza di governo chiedendo le urne”. Conte ha quindi sottolineato che il ministro dell’Interno “privilegia interessi di partito”, e la scelta dei tempi “denota opportunismo politico”, denunciando come “palesemente contraddittorio” il comportamento di un partito che “presenta la sfiducia senza ritirare i suoi ministri”. L’effetto è che “la crisi in atto compromette l’azione di questo governo che qui si arresta”. Conte ha infine annunciato che salirà al Quirinale per dimettersi.

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