Mattarella: "Una maggioranza è possibile, darò tempo ma non troppo "
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Mattarella: "Una maggioranza è possibile, darò tempo ma non troppo "

Il presidente ha registrato la volontà del M5s, Pd e altri di dar vita una nuova maggioranza e ha fissato per martedì un nuovo giro di consultazioni.

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22 Agosto 2019 - 08.13


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Il presidente della Repubblica parla al termine del secondo giorno di consultazioni. Alla fine di una giornata febbrile, in cui ha sentito i principali partiti. E dice: “C’è stata una rottura polemica tra i due partiti che componevano maggioranza. La crisi va risolta in tempi brevi. Senza una maggioranza solida la strada è quella del voto ma è una strada che non può essere presa con leggerezza. Alcuni partiti politici hanno avviato trattative per un’intesa”
I riflettori sono ormai puntati su uno scenario, quello del governo giallo-rosso. L’ufficialità è arrivata nel corso dell’assemblea dei parlamentari M5S quando il capogruppo, Stefano Patuanelli, ha detto: “Vi chiediamo mandato di incontrare la delegazione del Pd per parlare del primo punto, il taglio dei parlamentari, sul quale chiederemo chiarezza”.
M5s al Qirinale
E’ iniziato da pochi minuti l’incontro tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e a delegazione M5s composta dal capo politico Luigi Di Maio e dai capigruppo Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva.
“La crisi di governo ha fatto male a milioni di italiani, basta pensare che a causa della crisi il Consiglio dei ministri non riesce ad approvare leggi che servono a milioni di italiani”. Lo afferma il leader del M5s, Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

  • “Abbiamo informato il capo dello Stato di quelli che, secondo noi, sono obiettivi prioritari per gli italiani, dieci impegni che secondo noi devono essere portati a compimenti”. Lo afferma il leader del M5S Luigi Di Maio al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il primo impegno fra tutti è “il taglio dei parlamentari, non la daremo vinta a chi vuole tenerseli stretti”.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è arrivato al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Insieme a lui i capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
E’ terminato dopo poco più di mezz’ora l’incontro tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la delegazione della Lega per le consultazioni.
“La sovranità appartiene al popolo. La via maestra è andare alle elezioni”. Lo ha detto Matteo Salvini.
“L’Italia non può avere un governo con posizioni distanti, per questo abbiamo ribadito che i troppi ‘no’ hanno portato alla fine di questa esperienza di governo. Io sono stato il più strenuo sostenitore di quest’azione di governo. Oggi la via maestra non possono essere giochini di Palazzo, ‘governi contro’, sono le elezioni”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini al termine delle consultazioni.
“In questi giorni abbiamo letto la qualunque, governi non per far qualcosa ma contro la Lega, con l’unico collante di tenere fuori Lega a costo di cancellare quanto di buono fatto e riaprire i porti”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini.
“Ho scoperto che tanti no si sarebbero trasformati in sì. Ci sono alcuni 5s che appoggerebbero una Manovra coraggiosa: ho scoperto che ci sarebbero alcuni disponibili. Aver scoperchiato il vaso è stato utile per capire. Ma malgrado gli insulti, vado avanti”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini.
Un “accordo contro”, tra Pd e M5s, è la vecchia politica. Io non penso che l’Italia abbia bisogno di un “governo contro”. Se poi qualcuno mi dice “ragioniamo perché i ‘no’ diventano ‘sì’. Miglioriamo la squadra, diamoci un obiettivo, facciamo qualcosa ‘non contro’ ma’per’, io l’ho sempre detto, sono una persona concreta, non porto rancore guardo avanti, non indietro”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La delegazione di Forza Italia
guidata da Silvio Berlusconi è arrivata al Quirinale per le consultazioni con Sergio Mattarella. Insieme all’ex premier, Antonio Tajani e le due capigruppo, Anna Maria Bernini e Mariastella Gelmini. A differenza delle delegazioni di Fdi e Pd, quella di Forza Italia ha fatto il suo ingresso nel palazzo del Quirinale non a piedi ma in macchina.
“Abbiamo manifestato al presidente Mattarella la nostra preoccupazione per questa crisi di governo, particolarmente grave perché si apre in un momento delicato”. Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo aver incontrato al Quirinale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“L’esperienza appena conclusa dimostra che i progetti di governo si fanno con i tempi e con le idee compatibili, non dopo il voto ma prima. Quindi un governo non può nascere in laboratorio, se basato solo su un contratto. Forza Italia ha condotto
un’opposizione seria e coerente, oggi mettiamo in guardia da un governo frutto di una maggioranza tra diversi e improvvisata”, ha spiegato Silvio Berlusconi.
“Un governo sbilanciato a sinistra sarebbe pericoloso per le imprese, lo sviluppo, la sicurezza col rischio che, messo di fronte alle difficoltà, ricorra ad una patrimoniale che comprometterebbe definitivamente le prospettive di crescita”, ha detto Berlusconi. “Serve un governo europeista. Noi di Forza Italia proponiamo il modello di centrodestra che governa in moltissimi comuni e nella maggioranza delle regioni italiane e che è oggi la maggioranza naturale degli italiani. Qualora non fosse realizzabile, la strada maestra è il voto anticipata”, ha concluso.

La delegazione del Pd
composta dal segretario dem Nicola Zingaretti, Paolo Gentiloni presidente del partito, la vice presidente del Pd Paola De Micheli e dai due capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci è appena giunta al Quirinale.
“Abbiamo espresso al presidente la disponibilità a verificare la possibilità di una maggioranza e l’avvio di una fase politica nuova nel segno della discontinuità politica e programmatica”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo aver incontrato Mattarella.
“Non un governo a qualsiasi costo: serve un governo di svolta, alternativo alle destre, con un programma nuovo, solido, un’ampia base parlamentare e che ridia una speranza agli italiani. Se non dovessero esistere queste condizioni, tutte da verificare, lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni anticipate alle quali il Pd è pronto”. Lo ha aggiunto, al termine dell’incontro col Capo di Stato, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

“Le elezioni per Fratelli d’Italia sono l’unico esito possibile”.
Lo ha affermato la leader di FdI Giorgia Meloni, dopo i colloqui con Sergio Mattarella al Quirinale. “Avremo voluto prendere atto della crisi qualche mese fa”, ha aggiunto la Meloni sottintendendo comunque le difficoltà di un voto adesso. Ma, ha comunque ribadito, “è l’unico esito possibile poiché gli italiani vogliono un governo stabile”.
“Mattarella è costretto a scegliere tra due diverse prescrizioni costituzionali: quella che chiede di verificare se esista una nuova maggioranza e quella che dice che la sovranità appartiene al popolo: e questa prescrizione è tra le più vincolanti della nostra Costituzione”, ha detto Giorgia Meloni. “L’unico modo che abbiamo per un governo stabile è andare a votare: tutto il resto durerà solo qualche mese: gente che fino a ieri si insultava oggi non può andare d’accordo”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia dopo il colloquio col presidente della Repubblica.
“Ho sentito Salvini e penso che se si andasse al voto ci sarebbe sicuramente una compagine formata da Fratelli d’Italia e Lega, vedremo cosa farà Forza Italia, e sicuramente sarebbe già una forza maggioritaria”, ha aggiunto Giorgia Meloni.

Secondo giorno di consultazioni al Quirinale per la risoluzione della crisi di governo.
 Al Colle i maggiori partiti: si parte con FdI, Pd e FI, poi Lega e M5s. Intanto il segretario dem Zingaretti apre alla trattativa con i 5 Stelle, proponendo un programma di 5 punti e chiedendo massima discontinuità rispetto al passato. Il leader leghista Salvini, intanto, prende le distanze dagli ex alleati e resta evasivo su probabili intese con il centrodestra.
Con l’arrivo della delegazione di Fratelli d’Italia guidata da Giorgia Meloni prende il via al Quirinale il secondo giorno di consultazioni. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo Fdi riceverà alle 11 il Partito democratico e alle 12 la delegazione di Forza Italia. Le consultazioni del Capo dello Stato riprenderanno poi nel pomeriggio alle 16 con la delegazione della Lega e infine alle 17 sarà la volta del Movimento Cinque Stelle.
La possibilità che si arrivi ad un governo M5S-Pd è considerata “fifty-fifty” da Elena Fattori, senatrice 5Stelle. In una intervista al Corriere della Sera, la senatrice pentastellata afferma che “nei gruppi parlamentari c’è grande voglia di andare avanti con la legislatura e portare a termine tanti provvedimenti avviati. E non c’è affatto paura, come qualcuno dice, ne’ della legge di Bilancio, né di andare al voto. Ma su come proseguire si discute”. Fattori non ritiene che possa essere ritentata l’alleanza con la Lega perche “è un’ala assolutamente minoritaria” che vorrebbe provare a seguire questa strada. “La stragrande maggioranza non vuole più sentir parlare di Salvini. Poi – aggiunge – come fare un nuovo governo è tutto da vedere”. Alla domanda se ritenga possa essere accettata la richiesta di Nicola Zingaretti di non andare ad un “Conte bis”, Fattori risposte che “Conte è apprezzato da tutti i 5 Stelle, ma, a mio avviso, non è indispensabile fare un Conte bis”.

 

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