Lui, c’è da dargli atto, l’ha sempre detto e l’ha fatto: si è dimesso da Pd accusando il partito di aver rinunciato ai propri valori. Un atto formalizzato dopo la direzione dem che ha dato mandato a Zingaretti di appoggiare un governo Conte-bis.
L’annuncio in mattinata
“Sarò coerente, dal primo giorno in cui mi sono iscritto al Pd ho detto che non sarei rimasto se ci fosse stato un accordo con i 5 stelle”.
Lo ha affermato Carlo Calenda a Radio Capital aggiungendo che “lavorerò per costruire una casa per chi non si sente rappresentato da questo rapporto con i 5 stelle che nasce male. Quando il Pd avrà di nuovo voglia di combattere spero di ritrovare alcune persone sulla strada”.
Non ho paura delle elezioni
“Da democratico non ho paura delle elezioni. Cercare di salvare la democrazia dalla democrazia conduce alla dittatura. Tentare di farlo attraverso compromessi sui valori conduce al rafforzamento della destra e al discredito”.
Il @pdnetwork ha preso la sua decisione. Ho ritenuto di fare chiarezza prima dell’incontro fra @nzingaretti e il Presidente della Repubblica, rassegnando le mie dimissioni. https://t.co/4WaI3bEB48 @SiamoEuropei pic.twitter.com/5PsvphTLa5
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) August 28, 2019