Berlusconi infierisce su Salvini: "La Lega ha consegnato il Paese alla sinistra"
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Berlusconi infierisce su Salvini: "La Lega ha consegnato il Paese alla sinistra"

Consultazioni al via con Fdi, Pd, Fi, Lega e M5s. Meloni e Salvini non vanno, Berlusconi sì. Durigon: 'I nostri presidenti di commissione non si dimetteranno'

La delegazione di Forza Italia
La delegazione di Forza Italia
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30 Agosto 2019 - 12.01


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Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte è  a Montecitorio dove sono riprese le consultazioni per la formazione del nuovo governo. La prima delegazione ad essere ricevuta da Conte in Sala Busti è quella di Fratelli d’Italia, composta dai due capigruppo, Luca Ciriani e Tommaso Foti senza la leader Giorgia meloni.

Al termine del colloquio Luca Ciriani (Fdi)ha detto: ” A Conte abbiamo ribadito che Fdi sarà nettamente alla opposizione di questo governo: una opposizione che sarà senza sconto alcuno a un governo inaccettabile che si fonda su una alleanza tra partiti che fino a ieri litigavano e che nasce solo per una operazione di potere ed impedire il voto dei cittadini”.  “Non abbiamo trattato né sopra né sotto il tavolo, né con il Pd né con il M5s. Forti di questa coerenza al presidente Conte abbiamo ribadito la necessità di tornare al voto e useremo tutti gli strumenti per fare opposizione in Parlamento e anche nella piazza, perché mobilitare le persone è strumento di democrazia” dice Ciriani. Sulla manifestazione Tommaso Foti, vicepresidente del gruppo alla Camera ha aggiunto che sarà “senza bandiere di partito” e che sarà rivolta “a tutto il centrodestra e ai delusi del Pd e del M5s che se in buona fede non possono che sentirsi gabbati”.

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Secondo incontro quello con la delegazione della Lega, senza il segretario Matteo Salvini e con i sottosegretari uscenti Lucia Borgonzoni e Claudio Durigon. “Speravamo di poter avere una discussione con Conte sul futuro per capire se si troveranno i voti. Speriamo che non si trovino e si torni al voto”. Lo ha detto Lucia Borgonzoni sottosegretario della Lega al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte. A chi chiede di spiegare cosa significhi l’auspicio della mancanza di voti alla maggioranza in Senato, Claudio Durigon dice: “il nostro è un appello alla coscienza dei senatori a non votare questo mercificio”. “Non siamo riusciti a capire quale sarà l’indirizzo del presidente incaricato. Ha idee completamente diverse dalla Lega su immigrazione, quota 100 ed autonomie. Ha detto che difenderà i provvedimenti fatti ma si è detto pronto a modifiche, anche se non ci ha detto quali”, conclude. “I presidenti di commissione non si dimetteranno. Assolutamente no”. Lo ha ribadito Claudio Durigon della Lega al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte. “Sono lì e restano. Del resto, a suo tempo io ho votato per Fico…”, conclude.

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Dopo la Lega il presidente incaricato Giuseppe Conte ha incontrato la delegazione di Forza Italia guidata dal presidente Silvio Berlusconi con le due capogruppo alla Camera e al Senato Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini e Antonio Tajani. “Dopo il fallimento del governo siamo convinti che le maggioranze per essere garanzia di efficienza e stabilità si devono formare prima del voto da forze politiche omogenee e valoriali. Sarebbe stato assolutamente meglio ridare la parola agli italiani” ha detto Silvio Berlusconi al termine della consultazione. “Il fatto che la Lega abbia proposto di risuscitare l’esperienza gialloverde rappresenta per noi un problema politico molto serio, su cui tutti gli elettori di centrodestra devono riflettere seriamente perchè così si è consegnato il Paese alla sinistra”. “Faremo una opposizione ferma, coerente, senza sconti ma composta. La condurremo innanzitutto in Parlamento ma saremo pronti a mobilitarci se aumenteranno l’oppressione giudiziaria o la pressione fiscale mettendo le mani nelle tasche degli italiani”. Lo dice Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni del premier Conte a Montecitorio. “A Conte abbiamo sottoposto le nostre priorità programmatiche a partire dall’emergenza terremoto. il ritardo accumulato non è da Paesi civili. Il futuro governo, se nascerà, ha il dovere morale di dare risposte concrete alle popolazioni colpite”

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