Al momento lo scoglio è uno: la pretesa di Giggino di Maio di fare il capo politico del M5s, nello stesso tempo il ministro e il vice-premier.
Ossia tre cariche.
Uno schema che ha già provocato disastri nel Conte 1 e che potrebbe provocare altrettanti guasti nel Conte bis, soprattuto perché qui non si parla di un raffinato e navigato politico, ma di un ragazzetto privo di competenza e di cultura politica messo dal nulla e perché aveva un faccino e un cravattino rassicurante come guida politica.
Lo ha detto benissimo la senatrice Paola Nugnes
La posizione del Pd
Luigi Di Maio insiste per fare il vice premier nel nuovo governo M5s-Pd? “C’è un dato politico, ne sono consapevole”. “Se lo scoglio è questo bisogna trovare una soluzione, con responsabilità”. Lo afferma in una intervista al Messaggero il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci. “Non spetta a me deciderlo” ha aggiunto. Marcucci auspica a breve un vertice politico a tre Conte-Di Maio-Zingaretti, per sciogliere i nodi . “Mi auguro ci sia presto – ha detto – Sarà fondamentale”.
L’appello di Renzi
“Da un lato chi vuole il bene dell`Italia accetti il compromesso e faccia il Governo. Dall`altro chi pensa solo all`interesse di parte continui pure a chiedere ‘Elezioni’ sapendo che sarebbero una sciagura per la nostra economia”. Così Matteo Renzi in un’intervista al Sole 24 Ore.
“L`Italia rischia grosso. La Brexit di Boris Johnson sarà un disastro sia per il Regno Unito sia per l`Europa. La frenata tedesca rallenterà la crescita anche nel nostro Nord Est. E in casa nostra il Pil oscilla tra lo zero e il negativo. È un passaggio delicato, è ora di finirla col teatrino dei bisticci: oggi si tira una linea di demarcazione”, aggiunge il senatore Pd sottolineando che non c’è “nulla da temere da un governo che nasce per evitare l`aumento dell`Iva e che abbassalo spread. Ma se qualcuno vi volesse far male, sappiate che non avrà i numeri in Parlamento”.
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