Domenica 15 settembre è previsto l’annuale raduno leghista a Pontida e Matteo Salvini ha già un’idea chiara dei temi che vuole portare sul palco: “I sacri vangeli li lasciamo al loro posto, sul palco di Pontida tirerò fuori un’idea di Italia, noi ci sforzeremo di parlare d’Italia, dal Veneto all’Umbria, fondata su principi ben chiari che sono il lavoro, la famiglia, la sicurezza. Temi che in questi giorni di cosiddetto “nuovo Governo” di sinistra non vengono fuori. Io ho capito che non vogliono la flat tax, vogliono rivedere quota cento, ci sono già due navi delle Ong che stanno entrando nelle acque italiane, senza che nessuno muova un dito: esporremo la nostra idea di futuro”.
Alla domanda dello speaker della trasmissione “Il Morning Show” di Radio Cafè sull’autonomia in Veneto e Lombardia, Matteo Salvini ha aggiunto: “Sei milioni di persone hanno votato sì, ci hanno dato un mandato e noi come testoni questo mandato lo porteremo a casa. Quello dell’autonomia è un tema su cui i 5 stelle più di altri hanno tradito, perchè ci hanno fatto perdere un anno, tra tavoli, tavolini, incontri e commissioni. Il Governo 5 stelle – Pd – Leu ce l’ha come ultima delle priorità. Le prime due leggi che questo Governo ha impugnato sono due leggi della regione autonoma Friuli Venezia Giulia”.
“Con Luca Zaia – sottolinea poi Salvini – ci vediamo già sabato perchè abbiamo una riunione con 500 tra sindaci e amministratori di province e Regioni della Lega e governatori del Centro Destra: è da qui che ripartiamo, dai territori. Per quello che riguarda le regionali in Veneto stiamo già lavorando al programma ed alla squadra, i nomi da noi arrivano sempre alla fine, ovviamente Luca Zaia in tutte le statistiche, e le tabelle, è il Governatore più efficiente, più efficace e più amato d’Italia e quindi se lo vorrà ovviamente correrà”.
Circa una ipotesi dell’ex ministro Attilio Fontana come successore di Luca Zaia, Salvini ha tagliato corto: “Io sui giornali leggo un sacco di sciocchezze. In Lega siamo abituati all’idea che squadra che vince non si cambia. I sindaci in gamba se vogliono vanno avanti, i governatori in gamba se vogliono vanno avanti”.
“Le telefonate tra me e Zingaretti come ricostruito da Enrico Mentana non ci sono mai state. Sicuramente ho una visione romantica e ideale della politica: nel senso che se vedo che c’è un Governo fermo, che litiga su tutto, che non approva più nulla, dico “parola al popolo”. Evidentemente quando c’è profumo di poltrona, qualcun altro si fa andar bene di tutto”.
“Se qualcuno mi dà del coglione – ha aggiunto Salvini riferendosi ad una definizione del conduttore de La Zanzara Giuseppe Cruciani che lo definiva un “coglione politico” – dico che è una delle accuse più carine che mi vengono rivolte; di solito sono assassino, fascista, nazista, delinquente, squilibrato. È già quasi un complimento”.
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