Nicola Zingaretti riserva quattro parole all’annuncio di Matteo Renzi di scissione dal Pd. “Ci dispiace. Un errore” twitta il segretario dem, che fino all’ultimo aveva provato a ricucire con l’ex premier. Subito però Zingaretti rivolge lo sguardo alle cose da fare, “ora pensiamo al futuro degli italiani, lavoro, ambiente, imprese, scuola, investimenti”, ma anche a “un nuovo Pd”. Senza Matteo Renzi.
La parola “errore” campeggia in molte dichiarazioni di esponenti dem. L’ex segretario Maurizio Martina, intervistato dal Corriere della Sera, afferma che “uscire dal Pd è un grave errore. Non ho mai visto il centrosinistra rafforzarsi con le divisioni. E poi, adesso che siamo al governo, le nuove responsabilità verso il Paese richiedono più unità, non meno”.
“Un partito senza leadership non esiste, deve incarnare anche una comunità. Non serve solo un leader, serve una classe di governo. Una leadership senza una comunità diventa un po’ temporanea” commenta il ministro degli Affari europei, Vincenzo Amendola, a Radio Capital.
“Quel sogno infranto sempre di una sinistra unita” è il laconico tweet di Emanuele Fiano. “Da scout a scout: non condivido ma buon cammino” scrive su Twitter l’europarlamentare Giuliano Pisapia.
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