Un bel segnale da un padre nobile della politica italiana troppo denigrato e poco compreso: “Oggi Prodi, in una bella intervista, ripete più volte che occorre intensificare la lotta all’evasione fiscale se non vogliamo che gli impegni su scuola e sanità e investimenti restino vane promesse. Ribadisce inoltre che destra e sinistra esisteranno sempre perché non si può eliminare il problema della ingiusta distribuzione della ricchezza e delle diseguaglianze. Al Pd indica la strada di ritrovare la sua anima di sinistra e riformista”.
Lo afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi (Pd), commentando l’intervista rilasciata dall’ex premier Romano Prodi alla “Repubblica”.
“Nel complesso – sottolinea Rossi – Prodi tratteggia con la consueta efficacia e con pragmatismo la risposta politica adeguata che il Pd deve dare alla scissione renziana e alle problematiche che pone l’alleanza con il M5s. Diventa, insomma, cruciale marcare con forza un’identità del Pd come partito di larghi strati popolari, della classe operaia e dei ceti medi produttivi e intellettuali, chiarendo di volere, insieme alla protezione, la crescita della produttività, senza cui non c’è ricchezza da spartire”.
“Su questa linea – sostiene il governatore della Toscana – il Pd potrà rafforzarsi, ma a condizione che sia unito sul programma e intorno al suo segretario Zingaretti”.
Dopo il terremoto politico di questa fine estate, avere nel Pd un chiarimento su entrambe le questioni si rende necessario. Con l’uscita di Renzi e con la partecipazione a questo governo, il Pd non è più lo stesso e ha bisogno di una ridefinizione del suo profilo e del suo assetto interno in tempi rapidi – spiega Rossi – Anche per evitare che la scissione renziana avvenga a rate, raccogliendo di volta in volta gli scontenti e logorando la forza e l’immagine del Pd”.
‘La nova fase politica – conclude il presidente della Toscana – sarà caratterizzata non solo dallo scontro con la destra ma anche da una collaborazione/competizione sia con Il M5stelle e sia con la nuova forza politica di Renzi che solo un Pd unito, e con un programma netto e una guida saggia e forte, può sostenere recuperando consensi e crescendo in militanza”.
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