Di Maio volta le spalle a Bonaccini: "Per statuto non possiamo sostenere il candidato di un partito”

Dopo essere stato salvato da Grillo il capo M5s sempre meno accettato dai militanti va a Bologna: "Qui il movimento è vivo e pronto a combattere"

Di Maio e Beppe Grillo
Di Maio e Beppe Grillo
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25 Novembre 2019 - 21.36


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Salvata la testa per gentile concessione di Grillo dopo due minuti ha continuato a fare i capriccetti, quasi per darsi un tono politico dopo aver fatto per oltre un anno il cameriere di Matteo Salvini:
“Per statuto non possiamo sostenere il candidato di un partito”. Luigi Di Maio, di fronte agli attivisti 5 Stelle riuniti in un hotel di Bologna. lancia un masso sulla strada che dovrà definire il percorso da intraprendere in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna.
Il capo politico 5 Stelle è stato accolto dagli applausi della platea che ha riempito la sala del Savoia Regency Hotel e ha di fatto chiuso ancora una volta la porta a un accordo elettorale con il candidato dem Stefano Bonaccini. “Qui il movimento è vivo e pronto a combattere, faremo una campagna itinerante e aperta fino all’ultimo giorno”, ha aggiunto Di Maio.
Ma davvero sarà così? Beppe Grillo aveva salvato Di Maio ma lo aveva blindato a sinistra. E quindi? Possibile cxhe in Emilia Romagna possano determinare la vittoria della Lega? Qualcuno si spinge a ipotizzare che piattaforma Rousseau possa essere rimessa in moto, dopo il voto dello scorso 21 novembre sul presentarsi o meno alle Regionali, per lasciare agli iscritti la decisione di allearsi o meno con i democratici.
Vedremo

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