Da una parte c’è qualche insegnante eccessivamente zelante che crede che i presepi possano offendere alunni e studenti che non sono cristiani. Dall’altra però c’è una destra che nei comportamenti di tutti i giorni nega i principi del cristianesimo ma ne utilizza i simboli come manganello identitario utile a creare discriminazioni e far passare la giusta integrazione come una sottomossione. Anche in Piemonte sta accandendo una cosa simile. “Anche oggi la Giunta della Regione Piemonte copre il suo vuoto con una polemica, brandendo il Cristo (per la stagione in versione Gesù bambino) in cerca di visibilità” – così Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Piemonte, commenta la circolare inviata dall’Assessora Chiorino a tutti i dirigenti scolastici, “per tutelare e mantenere vive l’identità culturale e le tradizioni” con presepe, albero di Natale e recite sulla natività, mentre non è ancora archiviata la querelle sull’esposizione del Crocifisso nell’aula di Palazzo Lascaris.
“Difendiamo la nostra identita’. In Piemonte l’assessore regionale di Fratelli d’Italia, Elena Chiorino, scrive ai dirigenti scolastici e chiede di valorizzare il Natale con un presepe in ogni scuola, recite e canti legati alla Nativita’. Brava Elena”. E’ quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Cosa è successo.
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