“Sono disposto a contrapporre pasticcio a pasticcio, pur di cambiare la legge elettorale”. Dopo aver modificato la normativa, con qualsiasi maggioranza, si può andare a votare. È l’idea di Pier Luigi Bersani, che al Fatto Quotidiano spiega:
Va bene anche l’inciucione, qualsiasi maggioranza che permetta di riscrivere le regole del gioco, ma non possiamo arrivare nudi alla meta, cioè prestarci a giochini e ricatti.
Se gli si chiede se ritiene che ci sia un patto Renzi-Salvini per andare a votare, risponde: “C’è sufficiente spregiudicatezza da parte di entrambi per ritenere che sia credibile”.
Un riferimento poi alle Sardine: “Vogliono una politica decente, competente, vogliono difendere la Costituzione e l’antifascismo”. Poi un’autocritica:
Tutti si chiedono ‘cosa fanno le Sardine?’ e invece dovremo chiederci cosa facciamo noi. E noi, nel campo del centrosinistra, siamo fermi sulle gambe da mesi e mesi. Lasciamoci alle spalle questi anni e battezziamo una diversa sinistra.
Non risparmia poi parole nei confronti del fondatore del Movimento 5 stelle:
Siamo più o meno coetanei, vale per me come per lui l’ultima schermata dell’Edipo Re di Pasolini: “La vita finisce laddove comincia”. Grillo non va da nessuna parte. Torna dov’era. E ci starà a lungo, sia chiaro!
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