Rula Jebreal a Sanremo: parte sui social lo tsunami razzista
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Rula Jebreal a Sanremo: parte sui social lo tsunami razzista

Il Pd intanto ha denunciato lo squallore che si è scatenato sui social

Rula Jebreal e Amadeus
Rula Jebreal e Amadeus
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30 Dicembre 2019 - 15.57


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Sovranisti scatenati sui social sull’indiscrezione di Dagospia che ha fatto il nome della giornalista palestinese Rula Jebreal come possibile conduttrice del prossimo festival di Sanremo assieme ad Amadeus. Secondo il giornale di Roberto D’Agostino, il conduttore Rai avrebbe incontrato Rula in un albergo milanese proponendole di affiancarlo per una sera sul palco dell’Ariston. E lei avrebbe dato la sua disponibilità.
Il Pd intanto ha denunciato lo squallore che si è scatenato sui social: “La campagna che in queste ore il mondo della destra sta portando avanti contro la giornalista Rula Jebreal perche’, per una sera, potrebbe essere ospite di Sanremo mette insieme razzismo e censura: nella Rai che e’ ancora la Rai di Salvini non e’ permesso dare spazio a persone di colore o persone che non la pensano come il ‘Capitano’ dei leghisti? O sei sovranista, oppure le porte del servizio pubblico sono precluse?”. Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Ubaldo Pagano.
Mi par di capire che con i soldi del canone #Rai #RulaJebreal potrebbe essere incaricata a #Sanremo di spiegarci quanto le facciamo schifo. Se poi qualcuno si lamentera’ sui social, seguiranno accuse di: -razzismo -sessismo – machismo. Pure nel 2020, ci avete gia’ rotto….” E’ Quanto scrive Daniele Capezzone sulla sua pagina ufficiale Twitter. Uno dei tanti commenti polemici, dopo l’indiscrezione rivelata da Dagospia che ha fatto il nome della giornalista Rula Jebreal come possibile conduttrice, per una serata, del prossimo festival di Sanremo assieme ad Amadeus. Per gli haters, la eventuale presenza di Rula sul palco di Sanremo sarebbe “un insulto a tutti gli italiani”. Qualcuno ha lanciato l’hashtag #BoicottaSanremo. Ma altri la difendono: “Io sono italiano , pago le tasse, e non mi sono mai sentito schifato da Rula Jebreal”.
Ancora Marco Gervasoni docente dell’Universita’ del Molise (noto alle cronache per aver pubblicato tweet offensivi nei confronti della senatrice a vita Liliana Segre) che sempre su Twitter commenta “Mitica la definizione che ne diede in un talk show anni fa Sapelli ” gnocca senza testa”.
Aspettatevi un Sanremo pro clandestini, pro islam, pro lgbt, pro utero in affitto, pro sardine, pro investitori d’auto (purche’ con suv)”. Ma c’e’ chi difende la giornalista e argomenta: “Grazie #Amadeus per aver scelto #RulaJebreal, stai mandando in tilt i cervelli dei razzisti perche’ e’ una donna, straniera, che ha detto chiaramente che l’Italia e’ un paese fascista. Spero faccia qualche discorsetto durante il festival”.

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