Come avrà preso Matteo Renzi l’annuncio di Zingaretti sullo scioglimento del Pd? Il senatore leader di Italia Viva ormai il Partito Democratico se lo ho lasciato alle spalle, e infatti sostiene di essere “l’ultimo a poter parlare del dibattito del Pd”. Ma sostiene comunque di avere “rispetto per Zingaretti e i suoi: se pensano che la soluzione sia davvero aprire alle Sardine, alla società civile recuperando il rapporto con la Cgil o assorbendo LeU, noi Italia Viva non saremo in difficoltà. Anzi ci si apre un’autostrada. Spostandosi sulla piattaforma di Corbyn o di Sanders si perde. Noi siamo un’altra cosa: radicalmente riformisti. In bocca al lupo a ciò che verrà dopo il Pd. Italia viva sarà una casa accogliente per tutti i riformisti”.
Siamo nati da tre mesi – osserva l’ex segretario del Partito democratico – Faremo la prima assemblea nazionale a febbraio. La nostra è una maratona, non sono i 100 metri: Italia viva sorprenderà anche i pessimisti. Anche perché nel merito la cronaca politica ci sta dando ragione su tutto. A cominciare dal Jobs Act”. Sul governo, RENZI spiega: “Passate le regionali in Emilia il governo deve sbloccare i cantieri con Italia Shock e rilanciare la crescita. Ci sono 120 miliardi di euro bloccati dalla burocrazia, è inspiegabile aspettare ancora: a febbraio presenteremo la nostra proposta. Abbiamo fatto un governo per salvare l’Italia dal sovranismo di Salvini, ma non basta essere contro. È dunque fondamentale che l’esecutivo cambi passo sulla crescita. Con sussidi come il reddito di cittadinanza o misure come Quota 100 l’Italia si è fermata, la crescita si è azzerata. Bisogna ripartire subito”.
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