Le elezioni in Emilia Romagna sono sempre più vicine, e tutti sono consapevoli che rappresentano un banco di prova fondamentale per il governo. Ieri il Financial Times ha scritto che se Salvini vince in Emilia, si prenderà il paese, e questa forza sta dando alla testa al Capitano ma spinge anche i suoi avversori a mettere in chiaro le loro posizioni.
È toccato ai vescovi dell’Emilia stavolta, che capitanati da monsignor Cardinale Matteo Zuppi hanno lanciato un appello in cui dichiarano: “Le prossime elezioni regionali in Emilia Romagna sono un’occasione importante perché la democrazia non venga umiliata e disattesa e i principi costituzionali ritrovino nelle nostre terre forme rinnovate di espressione e persone, delle diverse appartenenze politiche, impegnate a salvaguardarli, sempre”.
Nel documento si afferma che “pensare di tutelare la Regione contro l’Europa è una tragica ingenuità e fonte di povertà”. Si chiede poi attenzione ai poveri e alle pari opportunità, precisando che ogni discriminazione di uomini e donne, italiano o immigrati, indebolisce lo sviluppo regionale”.
La risposta di Salvini è stata arrogante come sempre: “Condivido l’appello, la mia è una campagna elettorale costruttiva, a differenza di quella della sinistra. Io ho la consapevolezza che i cattolici voteranno per me” ha concluso, mettendo ancora una volta l’elettorato davanti a una scelta: o lui, o la Chiesa.
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