Il primo sindaco trans che ha sconfitto la Lega: "Zingaretti abbia più coraggio"

Gianmarco Negri è a capo di una giunta civica a Tromello, nel pavese: " Coinvolgere sindaci e persone sul territorio per un progetto nuovo è incoraggiante. Ma per farlo serve una vicinanza reale"

Gianmarco Negri, sindaco di Tromello (Pavia)
Gianmarco Negri, sindaco di Tromello (Pavia)
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14 Gennaio 2020 - 11.45


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Si chiamava Maria, poi ha scelto di diventare quello che si sentiva di essere: Gianmarco Negri, 41 anni, primo sindaco trans d’Italia, a capo di una giunta civica a Tromello (Pavia), in una intervista a Repubblica ha commentato la rivoluzione del Pd annunciata da Nicola Zingaretti: “Non mi dispiacerebbe poter dare una mano. Servono formule nuove, approcci innovativi, il successo delle sardine dimostra che la gente vuole essere entusiasmata”, “apprezzo il coraggio di Zingaretti, perché prova a riaccendere una passione sopita nei più. Ma per farlo bisogna essere più vicini al popolo. Quindi coinvolgere sindaci e persone sul territorio per un progetto nuovo è un primo passo incoraggiante. Ma per farlo serve una vicinanza reale, non esibita, ai problemi concreti. E occorre serietà”.
Dopo la parlato della sua esperienza: “L’anno scorso in paese abbiamo dato vita a una lista senza bandiere, la Lega poco prima aveva preso più del 50 per cento alle Europee, eppure abbiamo vinto lo stesso”, “ci siamo detti: devono votarci perché siamo più bravi degli altri, più convincenti, non perché siamo meno peggio. Abbiamo scelto di puntare sui nostri temi, che implicavano una conoscenza profonda del territorio. La Lega invece ha fatto una campagna standard, con slogan stereotipati, come quello sui troppi immigrati. Allora, durante gli incontri pubblici, abbiamo mostrato delle slide per dimostrare che gli immigrati in paese sono appena il 7 per cento”, “il prossimo passo è integrarli, e così è partito un corso d’italiano per stranieri. Queste persone possono rappresentare una risorsa in un centro agricolo con un’età media molto alta”.
In paese la giudicano solo come sindaco? “Per forza. Che io sia un transgender non gliene frega nulla. Io sono il sindaco, e mi giudicano per quello. Poi sono tante cose nella vita: faccio l’avvocato con enorme passione, l’attivista Lgbt, l’amministratore, l’una non esclude l’altra»

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