Gregoretti, si vota il 20 e il Pd contro la Casellati: "Non è super partes"
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Gregoretti, si vota il 20 e il Pd contro la Casellati: "Non è super partes"

Il voto della presidente del Senato - che in teoria dovrebbe essere super partes - è stato decisivo. Il Pd: "È un colpo di mano"

Maria Elisabetta Casellati
Maria Elisabetta Casellati
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17 Gennaio 2020 - 15.30


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Il voto della Giunta per le immunità del Senato voterà per l’autorizzazione a procedere contro Salvini il 20 gennaio, come era programmato. Respinta quindi la proposta di Pd-M5s di rimandare il voto a dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabia, per impedire a Salvini di giocare a fare la vittima. 
La cosa molto grave è che la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, ha votato a favore di un verdetto il 20 gennaio, di fatto rompendo il suo status di super partes e rendendosi decisiva, dato che la Giunta era perfettamente divisa in 2, 6 voti contro 6. Senza il suo pronunciamento sarebbe finita in parità e il no della maggioranza, come da regolamento di palazzo Madama, avrebbe prevalso.
L’attacco del Pd
“Da oggi è certificato, dai suoi atteggiamenti e dalla sua volontà di esprimersi, che la presidente del Senato non è più super partes e ha deciso di entrare, per motivi suoi che riteniamo non sufficienti, di scendere pesantemente nell’agone politico diventando un presidente Senato di parte”. È questo l’attacco rivolto alla Casellati da parte del capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci. “La presidente ha gettato la maschera, ha fatto un colpo di mano. La consideriamo una situazione gravissima per il Paese”, ha aggiunto.
La difesa della Casellati 
Da parte sua, la Casellati ha detto di essersi “espressa a favore di una proposta avanzata da un singolo componente della Giunta, al fine di garantire la mera funzionalità degli organi del Senato” e “solo ed esclusivamente per contemperare diverse previsioni del regolamento altrimenti confliggenti tra loro (artt. 29 e 135 bis)”, si legge in una nota di Palazzo Madama.
Nella medesima nota si spiega anche che “il Presidente del Senato Elisabetta Casellati respinge con forza ogni ricostruzione dei fatti che in qualche modo possa mettere in discussione la terzietà della sua azione ovvero connotarla politicamente, perché non si può essere terzi solo quando si soddisfano le ragioni della maggioranza e non esserlo più quando si assumono decisioni che riguardano il corretto funzionamento del Senato”.
La Lega festeggia 
“Sulla Gregoretti nessun rinvio. Ottimo: la maggioranza Pd-5Stelle-Renzi-Conte non potrà scappare dal giudizio degli italiani, a partire da calabresi ed emiliano-romagnoli”, ha invece commentato Erika Stefani a nome dei componenti leghisti della giunta per le immunità.

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