Salvini ignora l'abc costituzionale e accusa la Consulta di essere 'di sinistra'
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Salvini ignora l'abc costituzionale e accusa la Consulta di essere 'di sinistra'

Salvini non ha preso bene la decisione della Corte di considerare inammissibile il quesito referendario proposto dalla destra per trasformare la legge elettorale da proporzionale e maggioritario puro

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18 Gennaio 2020 - 10.24


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L’ennesima dimostrazione che Salvini non conosce (o finge di non conoscere) le basi legali del paese che vorrebbe governare con ‘pieni poteri’: ma il leader leghista conta sull’ignoranza del popolo italiano e attacca la Corte Costituzionale, che ha bocciato due giorni fa la proposta leghista di un referendum per trasformare la legge elettorale dal proporzionale al maggioritario puro. 
Le ragioni della Corte, che non hanno radici politiche ma sono derivate direttamente dall’interpretazione della Carta costituzionale, sono che “la norma oggetto del conflitto avrebbe potuto essere contestata in via incidentale”, si legge nella sentenza. Per le motivazioni si dovrà aspettare il 10 febbraio quando saranno depositate. In altre parole, comunque, il quesito proposto dalla Lega avrebbe creato una legge elettorale con la quale non si sarebbe potuto votare subito, risultando essere di fatto inapplicabile. 
Le ragioni però da Salvini non vengono contestate nel merito dell’interpretazione dei giudici, ma facendone ovviamente un discorso politico. E così per Salvini la Corte ‘di sinistra’ ha preso una decisione di sinistra: “Ha fatto una scelta di sistema, anzi una scelta per bloccare il sistema. In Parlamento c’è una maggioranza di qualche centinaio di eletti che vuole farsi una legge a suo vantaggio, mentre 60 milioni di italiani avrebbero scelto per tutti: ma la Corte ha deciso che scelgano i partiti e non gli italiani” ha detto Salvini. 
Attacchi ai giudici anche per la vicenda della nave Gregoretti e l’accusa nei suoi confronti di sequestro di persona per non aver fatto sbarcare i migranti: “Uno spreco di denaro. Ma se Pd e M5s vogliono mandarmi a prodesso, trovino un tribunale grande… Coinvolgeremo il popolo” perchè “il 90% dei cittadini delle più varie posizioni politiche – sostiene Salvini – ha apprezzato il mio sforzo per proteggere i confini italiani. Vogliono mandarmi a processo ma sanno che è senza senso e dunque vorrebbero farlo dopo le elezioni in Calabria ed Emilia-Romagna. E se la prendono con la presidente Casellati…”.
Quanto alla presidente del Senato, Salvini – dopo che nei giorni scorsiaveva fatto smentire la circostanza – ammette di avere parlato con la presidente del Senato Elisabetta Casellati “prima e dopo il convegno” sull’antisemitismo promosso dalla Lega “a cui lei è venuta a portare il suo saluto ma abbiamo affrontato esclusivamente il tema della lotta all’antisemitismo”.
La presidente del Senato ieri è stata travolta dalle critiche per aver votato contro la proposta di Pd e M5s di spostare il voto per l’autorizzazione a procedere contro Salvini per il caso Gregoretti a dopo le elezioni regionali in Emilia-Romagna e in Calabria. Secondo il Pd, la presidente del Senato non avrebbe mantenuto il suo ruolo super partes, ma avrebbe favorito il centro-destra, visto che il suo voto è stato decisivo. 

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