Di Maio fa autocritica su Bibbiano? "Restare umani e non diventare carogne"

Con un lungo discorso ricolmo di retorica e davanti alla claque osannante nonostante il crollo dei consensi Giggino ha annunciato di lasciare il ruolo di capo politico. Vito Crimi sarà il reggente

Luigi Di Maio
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22 Gennaio 2020 - 11.07


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Vagonate di retorica davanti all claque che applaudiva i passaggi più banali, facendo finta di vedere che il M5s ha perso quasi tutti i voti, dove governa le città ha fallito, l’unico sindaco buono – Pizzarotti – lo ha cacciato, i gruppi parlamentari si stanno sgretolando e la stupidaggine politica di non essere né di destra é di sinistra si è tradotta nel non essere né carne né pesce, ossia banderuole che si fanno dettare la linea politica dai like su Facebook e che hanno realizzato il capolavoro di far diventare Salvini un pericolo per la democrazia italiana, come le sue sparate, la voglia di pieni poteri e le sceneggiate e le provocazioni (ultima il citofono di Bologna) dimostrano abbondamentamete.

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E poi una involontaria autoironia quando Di Maio ha detto be bisogna restare umani e non diventare carogne. Lui. Proprio lui autore del vergognoso video nel quale accusava il Pd di essere il partito di Bibbiano che ruba e fa l’elettroshock ai bambini. Un punto miserrimo, perfino più odioso delle sparate della Borgonzoni

Ma adesso se ne è andato nominate Vito Crimi, un altro genio, reggente in attesa di chissà cosa.

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“È giunto il momento di rifondarsi: oggi si chiude un’era”. Lo ha detto Luigi Di Maio parlando al Tempio di Adriano, nel suo discorso di dimissioni da capo politico del M5s. “In questi anni ho fatto crescere il Movimento al meglio delle mie possibilità. Abbiamo tanti nemici. E’ importante continuare a cambiare lo status quo nelle istituzioni. Io continuerò il mio percorso nel M5s, il reggente sarà Vito Crimi”.

Con le mie dimissioni, Atlantia torna a crescere: avanti con le concessioni “E’ il momento di dire che il Movimento è nato in opposizione al potere costituito: abbiamo lavorato per rompere tutte le nicchie di potere e le resistenze. Ora stiamo combattendo la battaglia per il ritiro della concessione. A proposito, ho letto che alla notizia delle mie dimissioni il titolo Atlantia in borsa ha iniziato a guadagnare dopo molte settimane e questo testimonia che i mercati non hanno capito nulla di noi”, ha evidenziato Di Maio, spiegando che “il M5s non può essere giudicato per 9 mesi al governo, deve andare avanti, Dobbiamo avere il tempo di mettere a posto quello che hanno combinato in 30 di politica”.

Abbiamo sempre lottato “Alcuni obiettivi purtroppo non abbiamo potuto raggiungerli ma abbiamo sempre lottato. Sono consapevole che parte del M5s è rimasta delusa e si è allontanata – ha aggiunto l’ormai ex capo politico pentastellato -. Ma in compenso, se oggi l’Italia è migliore  è grazie alle leggi che abbiamo fatto, dallo stop all’azzardo al taglio dei parlamentari alla corruzione”. “Per ottenere ognuna di queste leggi abbiamo dovuto lottare, passare le notti in bianco e scontrarci – ha osservato -. Forse c’eravamo illusi che realizzando il programma potessimo ricevere un grande appoggio. Non importa. L’insieme di queste leggi creeranno un bene comune collettivo. Gli italiani ci hanno votato per esprimere un potenziale che è stato schiacciato dalle lobby e da chi non vuole bene al Paese”. “Mi hanno detto ‘tanto al governo non ci saremo più e cancelleranno queste leggi in un solo colpo’, io credo che sia un modo per lavarsi le mani e non lottare”. 

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I peggiori nemici sono quelli interni “E a quelli che puntano il dito, dico di prendersi qualche responsabilità perché è facile parlare di problemi ma un po’ più impegnativo risolverle -ha attaccato -. Quello che ci anima è il fuoco che abbiamo dentro. Abbiamo tanti nemici, quando si prova a cambiare le cose c’è sempre qualcuno che ti fa la guerra, ma i peggiori nemici sono quelli che contraddicono i valori per i quali si è lottato insieme. Persone che lavorano solo per la propria visibilità…”.

Ci hanno colpito facendoci apparire disgregati ma non ci possono dire corrotti “C’è  chi è stato nelle retrovie e, senza prendersi responsabilità, è uscito allo scoperto solo per pugnalare alle spalle. Ci hanno colpito facendoci apparire disgregati e in guerra al nostro interno, ma non potevano dirci che eravamo corrotti. Il rumore di pochi ha sovrastato il lavoro di tanti e non vale solo per il governo”, ha ribadito. “Il M5s ha smesso di pensare con gli schemi di destra e sinistra. La nostra forza è eterogenea e governarla è complicato. Alla fine qualsiasi mediazione ha lasciato sempre scontento qualcuno”.

Via chi abbandona i nostri valori “Va tutelato chi si comporta lealmente, per questo abbiamo cacciato chi assume comportamenti inaccettabile – ha poi affermato -. Se sei stato votato su Rousseau com’è possibile che poi critichi il sistema che avevi usato? Com’è possibile che critichi il governo e poi dal Gruppo Misto voti la fiducia all’esecutivo. Ho visto candidati calati dall’alto che criticavano quegli stessi sistemi”. Poi Di Maio ha continuato: “Ho trovato assurdo l’attacco ai probiviri, noi chiediamo il rispetto delle regole”.

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