I centri delle città schierate con Stefano Bonaccini e il Pd, le aree rurali e di provincia con Lucia Borgonzoni e la Lega. È uno dei dati che emerge dalla analisi svolta da Swg sul voto in Emilia Romagna che ha visto la riconferma alla guida della Regione per Bonaccini.
Secondo il dossier di Swg, i residenti nei capoluoghi hanno preferito dare il loro voto al Partito Democratico, mentre gli abitanti dei centri minori hanno scelto in buona parte la Lega. Altro dato che emerge riguarda l’estrazione sociale degli elettori: il ceto medio si è sostanzialmente diviso, votando entrambi gli schieramenti, con una leggera preferenza per la coalizione di centrosinistra. I ceti popolari, invece, hanno votato in massa per la Lega, circostanza che conferma un allontanamento del principale partito di centrosinistra dai ceti più bassi, già visto in altri appuntamenti elettorali sia locali che nazionali.
Quanto all’effetto del Movimento delle Sardine, secondo il report di Swg il 3% degli intervistati probabilmente non si sarebbe recato alle urne se non ci fosse stata la mobilitazione, mentre il 78% ha detto che le Sardine non hanno influito sul voto.