“Noi andremo fino in fondo contro il blocco della prescrizione, contro questa riforma che riteniamo liberticida. Se siamo anche disposti a far cadere il governo? Stasera avremo la riunione dei gruppi, dovremo decidere cosa fare”. A ricordarlo su Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, è Roberto Giachetti.
Il deputato di Italia Viva anticipa che “quello che posso dire è che se loro, e in particolare Bonafede, vogliono continuare con una forzatura di questo tipo, certamente, al di là di quello che succederà con il governo, il ministro Bonafede si troverà una bella mozione di sfiducia. Questo è pacifico”.
Sulla questione era intervenuto già il leader di Italia Viva Matteo Renzi, nella sua enews: “A proposito di prescrizione, leggo commentatori e colleghi degli altri partiti che si augurano che noi molliamo il colpo. Molto semplicemente: al momento c’è una soluzione intelligente per prendere tempo e approfondire le varie mediazioni. Si chiama Lodo Annibali, è un emendamento del Mille Proroghe e serve per approfondire i temi in discussione. Se invece si vuol fare un pasticcio da azzeccagarbugli, che secondo ex presidenti della Consulta è chiaramente incostituzionale, noi non lo votiamo. Tutto qui, semplice no? E dire che basterebbe approvare il Lodo Annibali. Ma rischiare una crisi – per alcuni dei nostri ex riformisti ora giustizialisti – è meglio che dare ragione a Italia Viva”.
“Ho visto un dato molto interessante di Pagnoncelli proprio sui temi della giustizia. Ve la faccio breve: il 59% si dice favorevole alla cancellazione della prescrizione. E tutto sommato ci sta, pensando al taglio giustizialista che funziona molto meglio del taglio riflessivo, se chiedete chi è favorevole alla pena di morte, in Italia, resterete sorpresi, altro che civiltà giuridica. Qual è il punto interessante, però? Che solo il 5% dichiara di conoscere l’argomento di cui si sta parlando. Lì sta la tragedia e la commedia del nostro dibattito. Chiunque si esprime, anche e soprattutto su cose che non conosce. Non ne faccio una colpa, sia chiaro: la prescrizione è un tema molto tecnico, oggettivamente difficile. Ma chi si aggrappa ai sondaggi – senza rendersi conto che, nel merito, solo il 5% sa di cosa stiamo parlando – fa pensare”, aggiunge Renzi, concludendo: “Bisogna contrastare il populismo anche sulla prescrizione”.
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