Dal palco della manifestazione leghista a Roma, Matteo Salvini punta il dito contro gli “immigrati che hanno scambiato i pronto soccorso per l’anticamera di casa”. Poi, in un passaggio che fa scoppiare un’immediata polemica, il segretario leghista afferma che l’aborto non può essere “la soluzione a uno stile di vita incivile”.
“Abbiamo avuto segnalazione che alcune donne, né di Roma né di Milano, si sono presentate per la sesta volta al pronto soccorso di Milano per l’interruzione di gravidanza. Non è compito mio né dello Stato dare lezioni di morale, è giusto che sia la donna a scegliere per sé e per la sua vita, ma non puoi arrivare a prendere il pronto soccorso come la soluzione a uno stile di vita incivile per il 2020”. E ancora: “Qualcuno ha preso il pronto soccorso come il bancomat sanitario per farsi gli affari suoi senza pagare una lira”. “La terza volta che ti presenti, paghi”: questa, secondo il leader leghista, deve essere la ricetta.
Interpellato al termine della kermesse leghista all’Eur, Salvini risponde alle domande: “Se si arriva alla settima interruzione di gravidanza significa che si sbaglia stile di vita. Sono d’accordo con i medici che dicono che la donna è libera di scegliere ma se in poco tempo si viene a chiedere la settima interruzione di gravidanza…bisogna spiegarle come ci si comporta. Io rispetto il diritto di scelta di tutte le donne ma la settima è un rischio per la salute”.
Interviene Nicola Zingaretti per respingere con forza le parole del leghista. “Salvini la spara ogni giorno più grossa perché è in difficoltà. Con offese, teorie stravaganti e numeri a casaccio. Per fortuna nei pronto soccorso italiani non ascoltano le sue provocazioni. Giù le mani dalle donne. Giù le mani dalla sanità italiana” scrive su Fb il segretario Pd.
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