Locatelli mette fine alle polemiche: "Sulla riapertura decide la politica"

Il presidente del Css sui test: "Non servono per la diagnosi di infezione, a giorni la validazione".

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3 Aprile 2020 - 12.55


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Con i test sierologici per la ricerca degli anticorpi nel sangue sarà possibile avere un quadro completo dell’epidemia di coronavirus in Italia. E il quadro, molto probabilmente, sarà diverso regione per regione. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, nella conferenza stampa organizzata dall’Iss. Sulla ripartenza dell’Italia – tema su cui oggi sono intervenuti il capo della Protezione civile e i rappresentanti degli industriali – ha precisato: “Le date sulle riaperture e le chiusure spettano esclusivamente al decisore politico, naturalmente ascoltati gli esperti”.

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Sui test è in corso una valutazione, perché dovranno essere validati. “Ma vorrei chiarire – ha precisato Locatelli – che non servono per la diagnosi di infezione, ma per definire la sieroprevalenza. I tempi per la validazione saranno certamente brevi, pochi giorni. Ma è importante che la celerità corrisponda a un rigore nella valutazione della sensibilità e specificità. Bisogna evitare falsi positivi e falsi negativi”. 
Oggi sarà diramata una circolare del ministero della Salute sui test sierologici e sui tamponi. È necessario “intercettare i casi sul territorio”, ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss.

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