Giorgia Meloni tocca nuovi livelli di propaganda politica travestita da patriottismo: “Chiediamo l’emissione da parte dell’Italia dei ‘Bot patriottici’, proposti da Giulio Tremonti, cioè titoli di Stato a lunghissima scadenza, 50 anni o più, a basso rendimento ma non tassati e non tassabili neppure in futuro, circolabili, che possono divenire un interessante bene rifugio per gli italiani”.
“Ecco – spiega – noi proponiamo che i Bot patriottici non collocati sul mercato siano acquistati dalla Bce, automaticamente, per tutto il tempo necessario a superare la crisi sociale e alla ricostruzione economica. L’Europa esiste grazie a noi, noi versiamo 100 miliardi ogni 7 anni, intere nazioni si sono arricchite grazie a noi”.
“Dica in Europa – conclude ancora rivolta al premier – che non ne possiamo più della storiella delle formiche e delle cicale, dica che loro sono di sicuro sanguisughe”.
“Chiediamo che sia questa la linea del Piave dell’Italia al consiglio europeo”, ha sottolineato Meloni.
“Il Consiglio europeo è un momento di portata storica, lei si accinge a fare una trattativa che può cambiare il destino dell’Europa e noi non abbiamo nessuna contezza”. Così Giorgia Meloni, intervenendo in Aula alla Camera rivolta a Giuseppe Conte. “A forza di frequentare Xi Jinping, crede di avere gli stessi poteri” dice la leader di Fdi all’indirizzo del premier Giuseppe Conte.
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