Loro volevano più aperture: “Un’altra conferenza stampa in cui “gettiamo le basi per la ripartenza del Paese…”. “Le nostre proposte erano più coraggiose e non ci aspettavamo questa eccessiva timidezza”.
Lo dichiara il capogruppo Italia Viva al Senato Davide Faraone, criticando la fase due presentata dal premier Giuseppe Conte
“Ormai – ha scritto Faraone su Fb- le task force sono 15, le conferenze stampa del premier 20, eppure ancora manca l’essenziale: un’idea complessiva per ripartire, in sicurezza s’intende. Avremmo voluto, sempre mettendo al primo posto la salute, cominciare ad aprire gli spazi aperti per i bambini dai primi di maggio, la certezza per i ragazzi con disabilità di tornare alla vita, la possibilità, almeno da giugno, di autorizzare le attività ricreative ed i servizi educativi per la fascia d’età 0-6. E poi di incentivare e rafforzare tutte le forme di sostegno alla famiglia, i congedi parentali e le politiche per consentire alle famiglie di poter vivere con tranquillità. Abbiamo anche chiesto, purtroppo senza successo, di riaprire le chiese alle messe e non solo ai funerali. Non siamo soddisfatti sul posticipo delle riaperture al 18 maggio del commercio.Insomma, da domani si riapre troppo poco, ci voleva più coraggio”.
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