Siamo alle solite. La minaccia, la marcia indietro in una strategia che punta alla visibilità mentre i sondaggi (sempre da prendere con le molle) danno Italia Viva ai margini.
“Se Conte fa le cose giuste, vada avanti. Non ho un problema personale con lui, ma il mio problema sono le cose da fare per l’Italia. Avrei voglia di urlare da quanto sono preoccupato per la situazione. Al premier proponiamo di stilare un contratto di programma alla tedesca per chiarire dove vogliamo portare l’Italia: quale politica industriale, quali interventi per la famiglia, come lavorare sulla scuola”.
Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi in una intervista alla Stampa.
Secondo l’ex premier bisogna partire dal “nostro piano shock da 120 miliardi per far ripartire i cantieri. Per noi quella è la madre di tutte le battaglie. C’è una carneficina di posti di lavoro, almeno facciamo partire i cantieri fermi”.
Renzi nega di aver chiesto il rimpasto. “Fandonie. Ci attende una traversata del deserto, le previsioni economiche fanno paura, a me interessano i posti di lavoro non i posti al Governo. Se dovessi chiedere più poltrone sulla base dei nostri numeri ne dovrei chiedere decine, ma in questa fase chissenefrega delle poltrone. Al Senato abbiamo la metà dei senatori del Pd, 17 contro 35, eppure al governo i nostri sono solo tre, cioè un decimo rispetto ai dem. Ma del riequilibrio non mi importa nulla”.
Argomenti: covid-19 giuseppe conte matteo renzi