Renzi vuole l'elezione diretta del premier e l'estrema destra esulta: "È una battaglia nostra"

Il leader di Italia Viva fa propria una battaglia dei post-fascisti e non solo. E Fratelli d'Italia rilancia: "Disponibili a lavorare a una legge elettorale ad hoc"

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3 Giugno 2020 - 19.24


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Renzi vuole l’elezione diretta del premier, una riforma che rappresenterebbe se non uno stravolgimento un bello strappo con la Costituzione e l’idea di repubblica parlamentare. Del resto la storia è vecchia: da sempre la destra e qualche fascia decisionista preferisce l’uomo forte dai grandi poteri a un presidente del Consiglio costretto a mediare ma chiamato a una sintesi che è un po’ l’essenza della democrazia.

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E chi poteva essere d’accordo se non la destra (estrema) alla quale le mascelle volitive piacciono più del dialogo?
“Renzi propone il Sindaco d’Italia. Quella dell`elezione diretta del Capo del governo (meglio ancora con una riforma presidenziale della Costituzione) è una storica battaglia della destra italiana, che siamo felici sia ora condivisa da parte della sinistra. Siamo disposti a lavorare subito a una nuova legge elettorale con indicazione diretta del presidente del consiglio e sbarramento al 5”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d`Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

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