Salvini insulta Palma: "È il Garante dei delinquenti, è la polizia che ha bisogno di protezione"

Mauro Palma: "Chi ha il compito di custodire una persona, ha altresì l'onere della sua tutela e della garanzia dell'esercizio dei suoi diritti"

Salvini con i poliziotti
Salvini con i poliziotti
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26 Giugno 2020 - 10.31


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Volgare e irrispettoso come sempre, Matteo Salvini ha insultato Mauro Palma, garante dei detenuti che lui ha definito “garante dei delinquenti” e lo ha attaccato perché ha osato criticare i decreti sicurezza: “È la conferma che sono decreti fatti bene, e che ad avere bisogno di un ‘garante’ non sono detenuti e spacciatori, ma gli agenti della Polizia Penitenziaria troppo spesso aggrediti, minacciati e perfino denunciati”. 
Mauro Palma, nel suo intervento di presentazione della Relazione annuale al Parlamento, nella Giornata internazionale contro la tortura ha dichiarato: “Chi ha il compito di custodire una persona, ha altresì l’onere della sua tutela e della garanzia dell’esercizio dei suoi diritti, perché è in questa duplicità il mandato che la collettività gli ha affidato. Per questo – spiega il garante – l’introduzione del reato di tortura nel nostro codice penale, va salutato non solo come adempimento, quantunque tardivo, di un obbligo assunto sul piano internazionale, ma come atto di responsabilità per una maggiore compiutezza del nostro ordinamento”.


Salvini invece parte dall’assunto che i poliziotti siano sempre ‘i buoni’ (lo ha scritto lui stesso in un tweet di qualche settimana fa) e che i ‘delinquenti’ debbano ‘solo obbedire’. 
Questa mentalità, condivisa dai tanti manettari e sceriffi di questo paese, è in netto contrasto con la nostra Costituzione, che parla della pena detentiva non nei termini di punizione ma di rieducazione. Tra l’altro, gli abusi della polizia non sono rari e una recente inchiesta nel carcere di Torino (che peraltro è partita dalle testimonianze degli stessi poliziotti) ha evidenziato come nelle carceri i detenuti non abbiano spesso nessuna sicurezza contro le violenze delle guardie carcerarie. 
Se Salvini è disposto a chiudere un occhio perché, in fondo, se sono detenuti si meritano di essere malmenati, non la pensa così la legge, la democrazia, lo Stato di diritto.

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