I rom del Campo di via Candoni a Roma, attaccati da Matteo Salvini, hanno risposto alle provocazioni del leghista: “Se domani o dopodomani ci cacciano via, secondo loro dove andiamo? È facile dire: ‘sgomberiamo tutti i campi nomadi’, ma loro ci pensano a dove andremo con tutti i minori che abbiamo? Chi ci manda via si deve prendere la responsabilità, firmata, di quello che fa e di metterci in mezzo alla strada”.
Salvini questa mattina ha fatto visita al deposito Atac attiguo al insediamento tollerato che si trova in zona Magliana. Nel deposito, negli ultimi mesi si sono registrati incendi ad alcuni mezzi, ma anche lanci di sassi ai dipendenti dell’azienda capitolina dei trasporti e alcuni bus sono stati bersagliati con delle armi ad aria compressa.
A farsi portavoce del campo è Merjiu: “Io direi questo a Salvini. Lui parla in maniera facile delle persone. Io so che noi non siamo tutti bravi, ma lui deve capire che se lui ci manda via e dormiamo sulla strada e ci muoiono tre o quattro bambini, la colpa di chi è? Bisogna perseguire chi fa i danni e chi sbaglia e non tutti i rom o tutti gli ‘zingari'”.
“Salvini – aggiunge- credo che si deve mettere a pensare a tavolino e deve pensare meglio a quello che fa. Già ha sbagliato con quella barca (Diciotti, ndr) facendo un sequestro di persona con tanto di bambini dentro, e ora non deve sbagliare ancora perché qui ci sono minori e bambini appena nati. Ci accusano per quanto accaduto all’interno del deposito Atac, riguardo ad alcuni incendi scoppiati all’interno, danno la colpa a noi, ma non vi ricordate due o tre anni fa quando tra i dipendenti Atac si sono verificati furti di nafta e accusavano gli zingari, invece non c’entravano nulla? Poi si è scoperto che era colpa dei dipendenti Atac. Ora non so di che problemi parlano queste persone ma so che accusano noi. Chi è stato deve pagare e non è possibile che se sbaglia una persona a pagare siano tutti”.
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