Regionali, sondaggi: la Destra vincerebbe in 4 Regioni su 6

I risultati del sondaggio Dire-Tecnè sulle prossime elezioni il prossimo 20-21 settembre: Veneto, Marche, Puglia e Liguria sono della Destra, Toscana e Campania della sinistra.

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7 Agosto 2020 - 15.59


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Il sondaggio Dire-Tecnè sulle prossime elezioni il prossimo 20-21 settembre delinea un netto vantaggio del centro-destra, che stando ai risultati si porterebbe a casa 4 regioni su 6.
In Veneto la partita è già chiusa: Luca Zaia verrà ovviamente riconfermato, con più di 50 punti di distacco dal suo avversario di centrosinistra. 
In Puglia, il Presidente uscente Michele Emiliano è indietro di ben 5 punti rispetto a Raffaele Fitto, fondatore di Direzione Italia. Su Emiliano pesa la decisione di Matteo Renzi non solo di non sostenerlo ma di candidare Ivan Scalfarotto, per fargli evidentemente male.
In Liguria il Governatore uscente, Giovanni Toti, al momento è avanti più di 10 punti rispetto al candidato Ferruccio Sansa sostenuto dall’alleanza del centrosinistra e dal M5S. 
Partita difficile, difficilissima in Toscana: in quella regione il leader della Lega, Matteo Salvini, si gioca il suo futuro politico e la leadership del centrodestra. Per questo Salvini probabilmente pianterà le tende in Toscana, come aveva fatto in Emilia-Romagna. Lì poi era andata male, e Salvini sa che non può permettersi di perdere, perché Giorgia Meloni è pronta a usurpargli il ruolo di leader del centro-destra. Susanna Ceccardi al momento è in svantaggio, ma di soli 5 punti rispetto all’avversario Eugenio Giani. 
Nelle Marche il candidato di Giorgia Meloni, sostenuto dal centrodestra, al momento, è avanti al candidato del centrosinistra di 7 punti. La partita è aperta, ma è un altro segnale positivo per la leader di Fratelli d’Italia, perché se dovesse vincere in Puglia e Marche, di fatto, sarà un passo importantissimo non solo per tentare il sorpasso della Lega ma di conquistare la leadership del centrodestra.
Il Pd e il centrosinistra, alla fine, porterebbero a casa Toscana e Campania, anche se Vincenzo de Luca, al momento, è davanti a Stefano Caldoro del centrodestra solo di 5 punti e mezzo. Qui però il grosso del ‘bottino’ elettorale De Luca lo dovrebbe portare a casa dalle oltre 15 liste di appoggio. Con questi risultati in mano, in caso di conferma, per il Pd ma anche per il M5S e la coalizione di Governo si aprirebbe una fase difficile, di forte difficoltà: non solo diventeranno più acute le contrapposizioni tra alleati ma anche all’interno delle singole forze politiche, a partire dal Pd, dove a quel punto non solo si dovrà definire la nuova linea politica ma pure decidere chi guiderà il partito nella nuova fase.

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