Santanché come Bolsonaro: "Al governo talebani che non ci fanno ballare"

La senatrice di Fratelli d'Italia: "Lopalco in Puglia fa solo propaganda, non è vero che ci sono cinque ragazzi ricoverati in terapia intensiva''.

Giorgia Meloni e Daniela Santanchè
Giorgia Meloni e Daniela Santanchè
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18 Agosto 2020 - 08.56


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Un’altra virologa bolsonariana, per la quale prima il business e poi la salute, con tante parole in libertà. Un governo di talebani”. Questa l’accusa di Daniela Santanchè, proprietaria di una discoteca, riguardo l’ordinanza con cui l’Esecutivo ha deciso di chiudere i locali da ballo.

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In un’intervista alla Stampa, la senatrice di Fratelli d’Italia ha precisato che ”le discoteche rimangono aperte come prima, con gli stessi orari e il dj. E’ il ballo che viene sospeso. Io tengo aperto per far socializzare i giovani e per consentire loro di bere qualcosa. Sono i talebani che vietavano il ballo perché era sporco, consumistico e cattivo. Se gli italiani sono contenti che oggi tolgono il ballo, domani il canto, poi il voto, io non lo sono, non è normale, è pazzesco limitare le libertà personali senza evidenze scientifiche. Lopalco in Puglia, ad esempio, fa solo propaganda, non è vero che ci sono cinque ragazzi ricoverati in terapia intensiva”.
“Se gli italiani sono contenti – dice ancora Santanchè – e pensano che non ballando più finisce il virus benissimo. Se il problema sono le discoteche…io combatterò, ma nel mio locale rispetteremo tutti i protocolli. Adesso vediamo cosa farà il governo per questa categoria di imprenditori, glielo dico io: niente, come non ha fatto nulla per il turismo. Il 99 per cento dei contagi non viene ospedalizzato perché non hanno sintomi, chi sono i malati? Occupiamoci di questo un per cento: sono italiani che tornano dall’estero e clandestini con il Covid che scorrazzano per l’Italia perché scappano dagli hotspot. Come dice la Bellanova i clandestini vanno salvati, li manteniamo, poi facciamo crepare tutti gli altri: le partite Iva, i commercianti e gli artigiani”.
”I numeri cambiano a seconda dei tamponi – continua – Non è possibile che se un giorno il governo ha bisogno di far vedere che ci sono più contagi allora fa più tamponi. Questo governo sta bruciando una generazione, ha chiuso le scuole e non le ha riaperte. Io ci credo poco che con il ministro Azzolina il 14 settembre i ragazzi torneranno in aula”.

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