Stefano Bonaccini al referendum sul taglio dei parlamentari voterà sì. E in un’intervista a Repubblica il governatore dell’Emilia Romagna spiega il perché:
″È da 30 anni che il centrosinistra propone di ridurre il numero dei parlamentari”. “L’antipolitica cresce – osserva – quando la politica promette per anni cose che non mantiene”.
Per Bonaccini il sì “non è un salto nel buio”. Oltre al taglio dei parlamentari immagina poi altre riforme:
“Occorrerebbe superare il bicameralismo paritario, semplificare il procedimento legislativo, varare una legge elettorale conseguente. Erano le cose previste dalla riforma del 2016 che non superò il referendum”. E ancora: È convocata la Direzione nazionale e auspico che il Pd ne esca con una linea chiara e condivisa. Sarebbe sbagliato arrivare al referendum in ordine sparso”, dichiara Bonaccini.
In merito alle prossime elezioni regionali e alle possibili conseguenze sul governo dice:
“In sette regioni i cittadini andranno alle urne per decidere chi governerà il loro territorio, non per altro”, dice Bonaccini. “Il centrosinistra si proponga come lo schieramento del buongoverno, altro che argine a Salvini”. Quanto alle alleanze, “vedo i 5 Stelle in mezzo al guado. Devono decidere se stare nel campo riformista o restare immobili, rischiando di consegnare Regioni e città alla destra”.