“Io ti maledico”, sono le parole che la giovane donna ha urlato a Matteo Salvini durante l’aggressione subita a Pontassieve, in provincia di Firenze, dove il segretario leghista era appena arrivato per l’ennesima tappa del suo tour elettorale in vista delle elezioni regionali in Toscana. La donna – una trentenne di origini congolesi – ha aggredito Salvini strappandogli la camicia e il rosario che aveva al collo. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno subito allontanato la donna in evidente stato di alterazione. Al momento sono tre i reati in corso di valutazione. La Digos di Firenze sta esaminando una denuncia per violenza privata, resistenza pubblico ufficiale e turbamento di comizio elettorale.
Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, A. F. B. è una immigrata regolare di 30 anni nata in Congo e trasferitasi a Pontassieve dove, attualmente, è impiegata nel servizio civile del piccolo comune in provincia di Firenze in un progetto chiamato “La scuola, l’ambiente e la comunicazione istituzionale”. A. F. B. è una giovane ben inserita e conosciuta in paese. Laureata e incensurata, spesso si occupa di progetti di solidarietà indirizzati verso l’Africa. In passato, sempre secondo il Corriere, ha contribuito a fondare una scuola di cucito per ragazze madri a Kinshasa, la capitale del Congo.
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