Capriole che non hanno senso: ”Siamo per il sì, non cambiamo certo per tattica. Se oggi il ‘no’, come pare dagli ultimi dati, comincia ad avere una diffusione, quello va considerato come un voto contro il governo, non ci prendiamo in giro… L’eventuale vittoria del sì sarebbe una vittoria di merito del provvedimento e non una vittoria della compagine di governo perché il sì è sostenuto trasversalmente da partiti di maggioranza e opposizione. Se il no dovesse travolgere anche i partiti di maggioranza e opposizione che hanno dato un’indicazione diversa, sarebbe un chiarissimo segnale contro il governo”.
Lo ha detto Giorgia Meloni, a margine di un incontro con Coldiretti ad Ancona.
In realtà non è così: gran parte dell’elettorato del Pd di Liberi e Uguali e che si riconosce nel campo progressista voterà No anche se preferisce questo governo a un esecutivo affidato a sovranisti, nostalgici fascisti, omofobi e reazionari.
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