Alla prova delle urne il ticket Renzi-Calenda si rivela un clamoroso flop

Calenda e Renzi potrebbero essere caduti vittima della trappola della bolla social: a forza di essere circondati da gente che gli dà ragione su twitter, si sono convinti di contare qualcosa

Calenda e Renzi
Calenda e Renzi
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21 Settembre 2020 - 17.22


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Tra tutti i dati certi che stanno emergendo da queste sorprendenti elezioni, accanto alla disfatta personale di Salvini – che dove si presenta, perde (e pure male) – c’è un altro elemento da considerare: i candidati sostenuti da Renzi e Calenda, come Ivan Scalfarotto in Puglia, prendono poco più del 2%, un risultato pessimo che dovrebbe avere, come conseguenza, un serio ridimensionamento di quanto contano effettivamente i leader di Italia Viva e Azione nella vita politica di questo paese. 
Per una congiuntura politica che solo in Italia poteva verificarsi, Matteo Renzi è leader di un partito che pur prendendo risultati miserrimi alle elezioni, ha un peso anche considerevole in Parlamento, cosa che adesso, con la vittoria del Sì al Referendum, potrebbe cambiare. Renzi, così come Calenda, potrebbero essere retrocessi al posto che gli spetta, ossia nella pletora di partitini che formano la sterminata galassia politica italiana. 
Loro saranno d’accordo? I due hanno parecchie smanie di protagonismo e la loro massiccia presenza sui social tradisce una percezione di sé stessi che è completamente staccata dal reale. Insomma, Calenda e Renzi potrebbero essere caduti vittima della trappola della bolla social: a forza di essere circondati da gente che gli dà ragione su twitter, si sono convinti di contare qualcosa. Ma la realtà racconta una storia diversa. 

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