In un’intervista al quotidiano La Stampa, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina respinge le accuse e fa il punto sulla situazione scolastica: “Se avessimo aperto le scuole ad agosto, quando i numeri stavano salendo, ci sarebbe stato qualcuno pronto a dare lo stesso erroneo giudizio. Il problema non è la scuola, ma ciò che avviene fuori. Per questo vorrei fare un appello ai ragazzi: rispettino le regole anche quando escono dai loro istituti”.
Dalla riapertura ad oggi si contano oltre 1.200 positivi nelle scuole, 900 istituti interessati e 130 hanno già chiuso i battenti.
“Abbiamo milioni di studenti e migliaia di istituti. Dobbiamo confrontare i nostri dati con quelli delle Asl e il primo bilancio serio arriverà a metà ottobre, ma stiamo monitorando la situazione e i contagi registrati a scuola sono molto bassi: si parla dello zero virgola”, sottolinea Azzolina che liquida le critiche dicendo: “non ricordo un anno scolastico partito senza che ci fossero disagi. Questo poi è un anno particolare. Mi auguro però che il dibattito sulla scuola prosegua. E che diventi costruttivo. Finora è stato strumentalizzato”.
Le scuole, assicura la ministra dell’Istruzione, rimarranno comunque aperte: “Abbiamo lavorato tutta l’estate anche per evitare di doverle richiudere. Gli istituti sono più pronti alla didattica a distanza e siamo gli unici in Europa a distribuire nelle scuole mascherine e gel disinfettante”.
Mentre sulle chiusure a macchia di leopardo nelle zone più colpite dal virus, spiega: “Sono i Comuni o le Asl a decidere se chiudere un istituto. L’importante è che non si proceda senza criterio. Abbiamo dei protocolli ed è fondamentale che siano rispettati in modo omogeneo su tutto il territorio”.
Sull’utilizzo delle mascherine, Azzolina ribadisce che “se c’è il metro di distanza, al banco si può tenere abbassata. Serviranno invece i test rapidi salivari, per dare maggiore serenità a famiglie e personale. Il ministero della Salute credo stia lavorando in questa direzione”.
Per quanto riguarda i fondi in arrivo dall’Europa, la ministra pensa che “una parte sostanziosa dovrà andare all’edilizia scolastica. A questa si deve affiancare la formazione permanente del personale scolastico. La digitalizzazione, anche nella formazione, sarà un altro tassello importante e dobbiamo infine valorizzare gli istituti tecnici”.
Intanto c’è la legge di bilancio e Azzolina intende intervenire “su due capitoli: le classi sovraffollate e gli insegnanti di sostegno”.
Quanto al caos nel Movimento 5 Stelle, Azzolina si limita a dire: “il dibattito è teso, difficile, ma credo sia positivo se serve a darci un’agenda che guardi ai prossimi dieci anni”. Come ha preso le parole di Di Battista? “Normale che si prenda posizione se si parla di valori, e Alessandro sta parlando di questo. Troveremo una sintesi. Ci vuole un po’ di pazienza”.
Azzolina: "Pronti ad affrontare l'emergenza Covid ma le scuole non chiuderanno"
La ministra dell'Istruzione: "Chiedo che i ragazzi rispettino le regole anche quando escono dai loro istituti"
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4 Ottobre 2020 - 10.24
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