Intervistata dal quotidiano “La Stampa”, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni non perde tempo per attaccare l’esecutivo e le sue decisioni per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: “Il governo doveva dimettersi da tempo. Del resto siamo già senza governo visto che ha avuto a disposizione 100 miliardi in 5 mesi, ma questi soldi sono stati buttati in un cestino”.
La capa di Fratelli d’Italia dimentica le manifestazioni della destra senza rispettare le regole e l’estate passata contestando le limitazioni per prevenire il ritorno del coronavirus fino alla battaglia con la sua camerata nababba Santanché a difesa delle discoteche come il Billionaire e la movida dei ricchi. Altro che il popolo…
La Meloni prosegue: “L’Italia rischia di non sopravvivere a una nuova chiusura. Evitarlo deve essere una priorità. E sia chiaro che se ci si arriverà, sarà per le mancanze di un esecutivo che sapeva cosa ci sarebbe aspettato in autunno. Ci hanno fatto votare a settembre proprio perché si sapeva che a ottobre sarebbe arrivata la seconda ondata. Non hanno fatto nulla su sanità e terapie intensive. Le Regioni hanno indicato per tempo quello che serviva ma Arcuri, il supercommissario, ha fatto i bandi a ottobre. Cosa hanno fatto in tre mesi? Contavano i camici?”
Sul rapporto stato-regioni attacca: “C’è un altro aspetto dello scaricabarile: la differenza tra Stato e autonomie locali è che lo Stato dispone della forza pubblica per far rispettare la legge e il distanziamento. Infine, i governatori e i sindaci sono i più esposti a iniziative della magistratura. Questo porta ad agire con prudenza nel caos”.
La leader di Fratelli d’Italia poi conclude: “La nostra priorità è mettere in sicurezza gli anziani. Non devono essere costretti a uscire per fare il vaccino anti-influenzale, il tampone, la spesa: serve una capillare assistenza domiciliare. Si potrebbe pensare anche ad alloggiarli negli alberghi: costerebbe meno delle terapie intensive”.
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