Ufficiale: l’estremista di destra post missina sta dalla parte dei nemici dell’Italia e per giustificare l’ingiustificabile tira in mezzo l’Unione Sovietica.
“Sul tema del Recovery Fund, la posizione di veto da parte di Ungheria e Polonia è colpa di chi ha sottoscritto a luglio un accordo al Consiglio europeo che prevedeva alcune cose e poi ha pensato di cambiare le carte in tavola per ricattarle. In buona sostanza hanno detto loro: ‘Se non fai quello che ti diciamo noi, per esempio sull’immigrazione, tu non hai i soldi per aiutare i tuoi cittadini a uscire dal Covid’. A me sembra un ricatto vergognoso ed è stato fatto non tenendo evidentemente in considerazione chi si ha di fronte: gente che ha sfidato i carri armati sovietici quasi a mani nude non si fa esattamente ricattare oggi dai Paesi frugali o dalla sinistra europea”.
Lo dice Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ospite di ‘Stasera Italia speciale’ in onda su Retequattro.
Come tutti i bravi sovranisti, per non essere da meno di Salvini, l’estremista di destra che candida nelle sue liste gente che si chiama Mussolini (ma non ditele che è fascista…) dimentica che i motivi del contendere sono altri: le leggi che comprimono la libertà di stampa e quelle che annullano l’autonomia della magistratura che diventerebbe il braccio armato do governo.
Più o meno quello che fa Erdogan. O no?
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