Polemiche sterili, inutili, soluzioni presentate come ovvie ma che ovvie non sono. Il tutto dopo aver passato l’estate a difendere la movida dei ricchi e l’apertura delle discoteche. L’ipocrisia di Girogia Meloni non conosce rivali: “Sulle misure sanitarie sono stati fatti errori incomprensibili e imperdonabili. In particolare sulla seconda ondata. Non sopporto che si parli ancora di emergenza. La seconda ondata non era inaspettata, ma annunciata. Secondo me si potevano fare due-tre cose per fermare la diffusione del contagio”.
Ha aggiunto Meloni: “Tra le palestre e i mezzi pubblici dove si rischia il contagio maggiore? Che senso ha che chiudiamo le palestre ma consentiamo che ci sia la gente stipata dentro un autobus?”.
Un esempio molto idiota, datol che nelle palestre il contagio avviene eccome, quanto nei mezzi pubblici, solo che le prime non sono un servizio essenziale, i secondi sì.
“Scopriamo dai giornali” continua Meloni, “che per gestire i 209 miliardi di euro del Recovery Fund Conte sta lavorando notte e giorno per mettere in piedi una struttura a dir poco colossale: una cabina di regia, 6 commissari-manager e un super-commissario a coordinarli (che potrebbe essere nominato anche sottosegretario), più un esercito di 300 esperti esterni e funzionari. È l’ennesimo carrozzone per accontentare la fame di poltrone dei partiti di maggioranza, che in piena pandemia pensano al rimpasto di governo e a consolidare il loro potere nel Palazzo. Famiglie e imprese possono aspettare, mentre una task force non si nega a nessuno e i soldi per crearla si trovano immediatamente”.
Argomenti: covid-19 fratelli d'italia giorgia meloni