Bonaccini critica il governo: "Paradossale non poter uscire dai piccoli comuni"

Il presidente dell'Emilia Romagna: "C'è un paradosso: in alcune parti ci si potrà muovere per decine di chilometri nei piccoli paesini no"

Stefano Bonaccini, presidente Emilia-Romagna (foto di Dire)
Stefano Bonaccini, presidente Emilia-Romagna (foto di Dire)
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5 Dicembre 2020 - 09.20


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Il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini  ha commentato le nuove misure prese dal governo per il periodo delle feste, accusando in particolar modo il fatto di non essere stati presi in considerazione per delle decisioni: “Non abbiamo potuto discutere misure. In un momento come questo, prima di ogni cosa, servono confronto, collaborazione e unità. Non abbiamo potuto né discutere né condividere misure che avranno un impatto rilevante sui cittadini. Dei contenuti del decreto legge abbiamo appreso solo nella tarda serata di mercoledì e nella notte ci è poi arrivata la bozza del Dpcm, con poche ore per definire osservazioni e proposte. Solo che il decreto legge contiene le misure relative al periodo natalizio, e per sua natura non permette integrazioni o aggiustamenti rispetto alle osservazioni delle Regioni”.

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Poi rimarca: “In un momento come questo, prima di ogni cosa, servono confronto, collaborazione e unità” e che nel Decreto “c’è un paradosso: l’impossibilità di uscire dai piccoli comuni”.

La strada del decreto intrapresa dal Governo “è legittima, ci mancherebbe, ma così non abbiamo potuto né discutere né condividere misure che avranno un impatto rilevante sui cittadini”, afferma Bonaccini. Tra queste “l’impossibilità di uscire dai piccoli Comuni”: “c’è un paradosso: ci si potrà muovere per decine e decine di chilometri all’interno delle grandi metropoli, ma non percorrere poche centinaia di metri tra piccoli Comuni, abitati da poche centinaia di persone. È questo il tipo di osservazioni che avremmo voluto presentare al governo, perché nessuno meglio di noi conosce il territorio”.

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“Se sto alla sostanza – ricorda – le Regioni hanno approvato centinaia di ordinanze nel 97% dei casi conformi alle decine di Dpcm del governo, quindi dimostrando leale collaborazione. Ricordo che in questa seconda ondata della pandemia aziende e comparti produttivi lavorano sulla base di protocolli di sicurezza definiti dalle Regioni mesi fa e fatti propri dal governo. Lo stesso è avvenuto con le linee guida sulla scuola e i servizi per l’infanzia. Poi non sono responsabile di dichiarazioni o polemiche dei singoli, ma io sto riportando fatti, e atti, non opinioni. In ogni caso al ministro Boccia va riconosciuta la grande disponibilità sempre dimostrata al confronto”.

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