L'anima padana della Lega non si smentisce: "Più vaccini anti-Covid al Lazio che alla Lombardia"

Mentre Salvini si traveste da nazionalista italiano dai suoi tornano i proclami anti-Roma e anti-meridionali

Stop alla sperimentazione dei vaccini anti-Covid per Johnson&Johnson ed Eli Lilly
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10 Dicembre 2020 - 18.17


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Sovranista sì ma solo quando fa comodo, la Lega è ancora padana e anti Sud. Mentre Salvini si traveste da nazionalista italiano infatti dai suoi tornano i proclami anti-Roma e anti-meridionali.
Uno è quello di Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier che si rivolge così: “Ci attendiamo che il Governo smentisca l’indiscrezione per cui alla Lombardia spetterebbero appena 617mila vaccini anti-covid, mentre alla Regione Lazio andrebbero 713.000 dosi ovvero quasi il 20% in più, nonostante la Lombardia con i suoi dieci milioni di abitanti abbia circa il 40% di popolazione in più del Lazio”.
“Diamo per scontato che i vaccini verranno distribuiti proporzionalmente al numero di abitanti delle Regioni, per cui alla Lombardia ne spetterebbero circa il 17% essendo residente qui un sesto della popolazione, oppure l’idea è di privilegiare tutti gli apparati dei ministeri, dei carrozzoni pubblici e degli enti statali che hanno sede a Roma?”, sostiene.
Se fosse così: “Conte lo deve dire subito, metterci la faccia e spiegarlo ai lombardi, che finora hanno pagato il prezzo più alto al virus proprio perché questa è la Regione più popolosa d’Italia e con conseguenti maggiori problemi nell’area metropolitana di Milano”, aggiunge.

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