C’è la pandemia. Ci sono le regioni a guida leghista che sono alla corda, Veneto compreso, e ci sono riduzionisti come il segretario della Laga che invece di preoccuparsi per i quasi 4 mila morti a settimana pensa solo alle corporazioni e agli affari e tuona con modalità alla Bolsonaro contro ogni restrizione, dolorosa ma necessaria.
E che fa il capo della Lega: continua ad alimentare la xenofobia pur di far dimenticare i fallimenti leghisti e tentare di spostare l’attenzione sugli odiatissimi migranti.
”Nigeriani nullatenenti, con il reddito di cittadinanza e mega-spacciatori: sono stati scoperti dalla Squadra Mobile di Palermo che ha effettuato tredici arresti, smantellando una banda che faceva affari d’oro con cocaina ed eroina. Grazie alla polizia e alla magistratura: i cittadini perbene non meritano un governo che cancella i Decreti sicurezza, apre i porti, mantiene i delinquenti e tarda i ristori per imprese e famiglie”.
Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini.
Va aggiunto che ogni settimana ci sono decine e decine di arresti di spacciatori, italiani e stranieri. Ma ovviamente la retorica leghista funziona solo se si può alimentare la xenofobia per far credere che immigrazione e sicurezza siano un unico fenomeno. E così non è, ovviamente.