La cosa più incredibile è sentire parlare un estremista di destra alleato ad altri estremisti di destra di ‘alternativa liberale’.
Ossia il segretario di un partito che l’altro giorno ha fustigato sui social network il presidente della Liguria, loro alleato a destra, che si era permesso di fare gli auguri alla prima nata nel 2021 in Liguria, una bambina di colore figlia di genitori stranieri.
Ma, si sa, i travestimenti di Salvini fanno parte del folklore politico, ben prima rispetto ai tempi in cui si vestiva da (pseudo) intellettuale di sinistra con tanto di slogan pronunciati in un improbabile emiliano per sostenere la candidatura di Lucia Borgonzoni alla guida della regione Emilia Romagna.
“Se non hanno più voglia di governare noi siamo pronti” con “una alternativa liberale, fondata sullo sviluppo, sull’impresa e sulla crescita”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i cronisti a margine della commemorazione di Marco Formentini a Palazzo Marino.
“Per il governo – ha detto Salvini – dovete chiedere a Conte, Renzi, Di Maio, Zingaretti… noi siamo pronti piuttosto che andare avanti per mesi con litigi e rimpasti, articoli, interviste, polemiche e tenere ferma l’Italia”.
Nessun commento sul nome di Mario Draghi: “Non faccio nomi e cognomi di nessuno”, ha tagliato corto Salvini.