Come era prevedibile, a Matteo Salvini non importa nulla dei 600 italiani che ogni giorno muoiono per Covid, non quando c’è una nuova, bella polemica da cavalcare. L’hashtag #ioapro, ideato da alcuni ristoratori dissidenti che ridotti allo st5remo (perché la crisi del Covid colpisce solo loro, evidentemente) hanno deciso di sfidare le regole e lo stesso virus e di aprire lo stesso il 15 gennaio.
Salvini ovviamente si è schierato con loro e ha dichiarato: “Nei giorni di tante e troppe censure voglio dare voce all’iniziativa di Umberto Carriera, un imprenditore di Pesaro che ha già raccolto decine di migliaia di adesioni in tutta Italia con #ioapro. Con norme di sicurezza anti-Covid ancora più stringenti, il 15 gennaio terranno aperti bar e ristoranti, anche per cena”.
Salvini farà una diretta Facebook per permettere a Carriera di “spiegare scopo e modalità della manifestazione: viva la libertà di parola”.
“Salvini, ex ministro degli Interni, istiga alla disobbedienza strumentalizzando la sofferenza di una categoria in forte difficoltà come quella dei ristoratori. È il metodo Trump ed io credo sia molto pericoloso oltre che irresponsabile” scrive su Twitter Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, a proposito del sostegno del leader leghista alla campagna #ioapro.
Argomenti: covid-19