Lui lancia ancora la sfida: “Se Giuseppe Conte martedì al Senato non ottiene i 161 voti necessari per una nuova maggioranza senza Italia viva «va al Colle. A quel punto immagino che sotto la guida autorevole del Presidente della Repubblica in pochi giorni si potrà risolvere una crisi che per noi è una crisi sui contenuti, non sulle poltrone. Noi le poltrone le abbiamo lasciate».
Così, in un’intervista uscita oggi sul Messaggero, Matteo Renzi ipotizza uno scenario che ritiene probabile dopo la fiducia chiesta dal premier per martedì al Senato (quella di lunedì alla Camera non sembra essere a rischio).
«Secondo me senza di noi non hanno i numeri, sono lontani da quota 161 al Senato – aggiunge Renzi – hanno raccontata un loro auspicio come fosse la realtà».
In quanto alla ricerca dei cosiddetti ‘costruttorì da parte di Conte e a una possibile ripresa di una interlocuzione con lui, il leader di Iv commenta: «Deve chiederlo al premier. Lui ha detto: con Renzi mai più. Legittimo. So che sta cercando voti in Senato – continua – spero che stia cercando vaccini almeno quanto cerca responsabili. Ieri la Pfizer ha ridotto del 29% le forniture di vaccini. Questa sì che è una tragedia. Se non vuole parlare con me non è un problema. Se non troviamo i vaccini, invece, è un disastro. A me interessa che si occupi dell’Italia, non di Italia Viva», conclude.
Ovviamente la storia dei vaccini è strumentale: la Pfizer ha annunciato una decisione che riguarda tutta l’Europa e non solo l’Italia. Per una serie di ragioni tecniche.
Che cosa ci possa entrare il governo Conte non si capisce, salvo usare questa polemica tanto per alzare i toni.
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